Quello di Salvatore è impegno nato dalla passione: da tanti anni promuove concerti o spettacoli di cabaret e non solo: è attivissimo anche nel settore della produzione cinematografica

Quasi 20 eventi in poco più di un mese: da Porto Cesareo ad Avetrana, da Torre Colimena a Manduria, dall’area occidentale della provincia di Taranto sino a Casamassima.
E’ stato reso noto nei giorni scorsi il cartellone della settima edizione del Salento Folk Festival, un tour itinerante per la promozione turistica dei borghi attraverso la storia, la cultura, l’enogastronomia e il patrimonio coreutico musicale di ogni luogo visitato.
A promuoverlo è l’associazione Puglia Face, un gruppo di operatori che hanno preferito lavorare in sinergia. Fra questi, anche il manduriano Salvatore Guerriero, da sempre impegnato, “silenziosamente” e lontano dai riflettori, nel settore degli spettacoli.
Un impegno nato dalla passione: da tanti anni promuove concerti o spettacoli di cabaret e non solo. Salvatore Guerriero è attivissimo anche nel settore della produzione cinematografica: è stato l’organizzatore generale, ad esempio, del film “Il contrabbandiere”, scritto e diretto dal regista brindisino Federico Rizzo e prodotto dalla “Giuseppe Romanelli Film” di Martina Franca.
Il suo obiettivo è sempre stato uno solo: promuovere la musica, dare spazio ai giovani talenti, offrire occasioni di aggregazione. Organizza eventi e spettacoli, collaborando con artisti emergenti e professionisti.
Un organizzatore umile e sempre disponibile, ma troppo spesso trascurato da chi potrebbe e dovrebbe invece sostenerlo.
Ma non abbiamo mai sentito Salvatore lamentarsi. Lui è un tipo che preferisce fare, piuttosto che protestare. Ma chi gli è vicino conosce il dispiacere che si nasconde dietro il suo sorriso tranquillo.
Non cerca riconoscimenti, non firma i manifesti, preferisce che la scena resti tutta per gli artisti. È quello che arriva per primo e va via per ultimo. Gli artisti lo rispettano, tanti enti pubblici (nessuno è profeta in patria), lo stimano…
Ecco, il nostro articolo ha proprio questa finalità: riconoscere, sostenere, valorizzare l’impegno, a 360 gradi, di Salvatore Guerriero.





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