«Quest’ultimo si prende meriti, scarica errori: si attribuisce i successi, spesso frutto del lavoro di altri, mentre incolpa l’opposizione, la stampa, la burocrazia o fattori esterni per i propri fallimenti. La responsabilità non è mai sua»

Riceviamo, e pubblichiamo, una riflessione dell’ex consigliere comunale Agostino Capogrosso. Ecco il testo, che si intitola “La corona di paglia!”
«Ci sono leader politici che guidano e ci sono quelli che si limitano a occupare uno spazio. La differenza è sottile, ma le conseguenze dei propri errori, abissali.
Controlla ma non guida: si focalizza sulla gestione del consenso quotidiano e sull'immagine, invece di formulare una visione a lungo termine per il paese. La sua “guida” è reattiva, non proattiva.
Chiede numeri ma ignora il contesto: si basa sui sondaggi per prendere decisioni, ignorando la complessità dei problemi sociali ed economici. Le riforme sono fatte per avere un impatto immediato e popolare, non per risolvere le cause profonde dei problemi.
Finge sicurezza, teme i talenti: circondato da fedelissimi e yes-men, non tollera figure competenti e indipendenti che potrebbero mettere in discussione le sue decisioni o, peggio, oscurarne la leadership. I talenti vengono emarginati o costretti a lasciare.
Blocca ogni cambiamento: per paura di perdere il controllo o di sbagliare, si oppone a riforme necessarie e a innovazioni che potrebbero minacciare lo status quo, anche se obsolete e dannose.
Sempre occupato, mai disponibile: appare in pubblico per eventi mediatici, ma non è realmente disponibile per un confronto costruttivo con esperti, opposizione o cittadini. La comunicazione è unidirezionale, fatta di slogan e propaganda.
Si prende meriti, scarica errori: si attribuisce i successi, spesso frutto del lavoro di altri, mentre incolpa l’opposizione, la stampa, la burocrazia o fattori esterni per i propri fallimenti. La responsabilità non è mai sua.
Fa scappare i migliori: questo è forse il danno più grande! Allontana le menti brillanti e le energie costruttive dal servizio pubblico, lasciando un vuoto di competenza e integrità che mina la fiducia nelle istituzioni.
E così, dove un tempo c’era un’idea, resta solo il vuoto di una “corona di paglia”!
E il risultato, come faceva notare Leonardo Sciascia, è che la politica finisce per essere sempre più “un'attività mediocre, riservata ai mediocri”!».

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