venerdì 05 dicembre 2025


21/08/2025 08:01:18 - Manduria - Attualità

«Ieri si è consumato un nuovo atto di ostilità verso la natura: l’eliminazione degli alberi davanti alla nuova sede comunale»

Riceviamo, e pubblichiamo, un comunicato del consigliere comunale Domenico Sammarco, in rappresentanza di Alleanza Civica Popolare (Manduria Migliore, Federcivica, Puglia Popolare). Ecco il testo.

«Manduria assiste ancora una volta all’ennesimo scempio ambientale firmato dall’Amministrazione Pecoraro, che sembra affetta da una vera e propria ossessione contro il poco verde superstite della nostra città. Dopo il massacro degli alberi di viale Mancini, imposto senza alcun confronto con i cittadini e in aperto disprezzo del diffuso dissenso popolare, dopo il taglio degli alberi in via per Sant’Antonio che era già avvenuto nel dicembre 2023, ieri si è consumato un nuovo atto di ostilità verso la natura: l’eliminazione degli alberi davanti alla nuova sede comunale.

Un gesto incomprensibile e grave, che si aggiunge a una lunga serie di decisioni che stanno trasformando Manduria in una città sempre più brutta, spoglia, arida e sommersa dal cemento. Proprio mentre in tutta Italia – nei Comuni guidati da amministratori competenti e lungimiranti – si piantano alberi, si creano parchi, si curano viali alberati per combattere il caldo, migliorare la qualità dell’aria e rendere i centri urbani più vivibili, a Manduria si procede nella direzione opposta: distruggere ciò che resta.

Il paradosso è sotto gli occhi di tutti: sul marciapiede opposto, che costeggia il parco archeologico, cespugli ed erbacce crescono indisturbati da mesi, senza alcuna manutenzione né cura. Lì dove servirebbe attenzione e progettualità, regna l’abbandono. Lì dove la natura dava respiro e decoro, cala invece la scure dell’Amministrazione.

Questa è la fotografia di un governo cittadino scollegato non solo dalla propria comunità, ma anche dai principi più elementari di bene comune, ecologia e sostenibilità. Valori che in campagna elettorale erano stati sbandierati come priorità, ma che oggi si rivelano soltanto l’ennesima promessa tradita.

Ai cittadini spetta ora l’ultima parola. Ma il verdetto, ne siamo certi, è già scritto: Manduria non perdonerà chi ha scelto di cancellare il suo verde».