«E' da troppi mesi che il servizio è carente e da qualche settimana purtroppo le chiusure sono continue e pressochè totali»

Riceviamo, e pubblichiamo, una nota del sindaco di Avetrana Antonio Iazzi. Ecco il testo.
«Dopo aver ricevuto stamani la comunicazione della chiusura del servizio di guardia medica per i prossimi giorni, in serata ho inviato l’ennesima nota al Prefetto di Taranto, al presidente della Regione Puglia ed ai vertici della Asl di Taranto per chiedere un intervento immediato per il servizio di continuità assistenziale sul territorio di Avetrana (Guardia Medica). E' da troppi mesi che il servizio è carente e da qualche settimana purtroppo le chiusure sono continue e pressochè totali. L'ultima comunicazione è stata fatta il 14 agosto scorso e ad oggi la situazione non è cambiata.
Il servizio di guardia medica è sancito dall’art. 5 del Decreto del presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017 “Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, di cui all'articolo 1, comma 7, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502. (17A02015)” che recita: “1. Il Servizio sanitario nazionale garantisce la continuità assistenziale per l'intero arco della giornata e per tutti i giorni della settimana. Le aziende sanitarie organizzano le attività sanitarie per assicurare l'erogazione, nelle ore serali e notturne e nei giorni prefestivi e festivi, delle prestazioni assistenziali non differibili.”
Mi rendo conto della difficoltà che Regione Puglia e Distretto Socio Sanitario devono affrontare a causa della carenza di medici. Ma ciò non può fermare le istituzioni preposte nell’assicurare un servizio essenziale per le comunità. Si consideri lo stato di disagio in cui vivono i nostri anziani, i cittadini bisognosi e perché no, i turisti che decidono di trascorrere qualche giorno sul nostro territorio.
Invito la Regione Puglia a trovare con immediatezza una soluzione al problema, considerando la soluzione prospettata e risultata efficace ad inizio anno con l’utilizzo di personale medico non incaricato o con altre formule che vorrà considerare».

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