venerdì 05 dicembre 2025


11/09/2025 09:26:45 - Manduria - Attualità

Un nuovo progetto prevede la realizzazione di 8 aerogeneratori, di cui 6 nel territorio di Manduria e 2 in quello di Maruggio, nelle immediate vicinanze

Riceviamo, e pubblichiamo, un comunicato congiunto di Archeoclub e Artilibrio. Ecco il testo.

«Ennesimo progetto di Parco eolico nel territorio di Manduria, presente sul portale del MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica). Si tratta di quello denominato “Messapia Energia”, presentato dalla SSE Renewables S.r.l. (ex Energia Levante), in fase di istruttoria tecnica presso la Commissione PNIEC-PNRR, istituita dal Consiglio dei Ministri per esaminare questo tipo di progetti.

In previsione vi è la realizzazione di 8 aerogeneratori, di cui 6 nel territorio di Manduria e 2 in quello di Maruggio, nelle immediate vicinanze. Questi 6 si andrebbero a sommare ai 16 del progetto “Manduria” e ai 10 del progetto “Sava – Maruggio”, per un totale (provvisorio) di 32. L’intrusione visiva, già considerevole, sarebbe poi accresciuta dalla presenza di decine e decine di torri previste in altrettanti progetti, sui confini con i comuni limitrofi: un vero e proprio “effetto selva”, di cui la mappa allegata può fornire un’idea.

Le caratteristiche dell’impianto sono quelle che ormai abbiamo imparato a conoscere e che Archeoclub e Artilibrio hanno illustrato in precedenti comunicati.

Aerogeneratori alti più di 200 metri, con fondazioni che potranno raggiungere i 30; piazzole di montaggio per un totale di mq 47.400; piazzole di esercizio di m. 24x53; realizzazione di nuove strade e allargamento di quelle esistenti, per una larghezza minima di 5/6 metri, con raggio di curvatura di 70 metri.

Il Dipartimento Ambiente, Paesaggio e Qualità urbana della Regione Puglia ha espresso parere non favorevole, indicando la mancanza di alcuni requisiti: il mancato utilizzo di aree già degradate; l’assenza di ogni forma di integrazione con le tradizioni agroalimentari locali e con il paesaggio rurale; il mancato coinvolgimento dei cittadini. La Regione rileva inoltre che l’impianto andrebbe ad operare una trasformazione definitiva del territorio, da agrario ad industriale; provocherebbe l’allontanamento della fauna locale già in fase di cantiere e successivamente per il rumore in fase di esercizio. Ipotizza poi un danno ambientale, causato dal sollevamento di polveri o dallo sversamento accidentale di oli e di altre sostanze inquinanti.

 Alla documentazione che accompagna l’istruttoria del progetto è allegata anche la “memoria” che Archeoclub ed Artilibrio hanno inoltrato agli uffici regionali, per evidenziare i danni per l’economia, il turismo e la qualità della vita provocati dall’accumularsi di progetti per l’energia rinnovabile, e che il Dipartimento dello Sviluppo economico ha a sua volta inoltrato alla Commissione interministeriale PNIEC-PNRR. Quanto poi tutto questo possa sortire effetti rispetto alle decisioni che il Consiglio dei Ministri vorrà prendere, dipende da una serie di fattori che esulano dalle nostre valutazioni.

Cogliamo l’occasione per invitare tutti coloro, che in questi mesi stanno prendendo posizione contro questo attacco indiscriminato al nostro territorio, a tenere alta l’attenzione sugli sviluppi procedimentali dei vari progetti ed in particolare di quello denominato “Manduria”, della Manduria-Oria Wind Energy, che ci sembra il più impattante sui vigneti, sulle masserie storiche e sulle zone archeologiche».