venerdì 05 dicembre 2025


21/09/2025 09:49:11 - Avetrana - Attualità

Giancarlo Parisi, presidente provinciale dell’ANCR: «Catturati e trasportati nei diversi Stalag tedeschi dislocati in tutta Europa, alla richiesta di collaborare con il regime nazifascista risposero con un secco NO, no che per molti di loro significò morte mentre per altri significò soprusi, angherie, stenti fino al 1945 anno in cui furono liberati tutti i campi»

Nel salone di rappresentanza della Prefettura di Taranto si è svolta ieri la cerimonia per la “Giornata degli internati italiani nei campi di concentramento tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale”, istituita con legge 6 del 2025.

Ventisei Medaglie d’Onore alla memoria, concesse dal Presidente della Repubblica, sono state consegnate ad altrettanti cittadini della provincia di Taranto (di cui ben 19 di Avetrana), deportati e costretti al lavoro coatto nei lager nazisti.

Alla cerimonia hanno preso parte autorità civili, religiose e militari, associazioni combattentistiche e studenti del Conservatorio “Paisiello” che hanno eseguito brani musicali, tra cui Schindler's list.

«Un caloroso saluto ai familiari dei 26 cittadini - ha dichiarato il prefetto Paola Dessì - cui il Presidente ha concesso le medaglie.

L’istituzione della Giornata non è un contenitore vuoto, ma l’occasione per costruire una memoria collettiva dei principi su cui si fonda la nostra democrazia».

Gli altri sette internati insigniti con la Medaglia d’Oro erano di Taranto, Grottaglie, Ginosa, Manduria, Palagianello e Sava.

«Ieri, 20 settembre, per la prima volta viene celebrata la giornata dedicata agli Internati Militari Italiani nei campi di concentramento tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale» è riportato in un post di Giancarlo Parisi, presidente provinciale dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci.

«La data scelta (20 settembre) non è una data casuale: infatti in questo giorno ad oltre 650.000 soldati italiani fu cambiato lo status da prigioniero di guerra, sancito dalla convenzione di Ginevra, ad internato militare.

Catturati e trasportati nei diversi stalag tedeschi dislocati in tutta Europa, alla richiesta di collaborare con il regime nazifascista risposero con un secco NO. No che per molti di loro significò morte, mentre per altri significò soprusi, angherie, stenti fino al 1945, anno in cui furono liberati tutti i campi.

Quel secco NO urlato a gran voce è la prima resistenza senza armi.

A tutti questi uomini, valorosi eroi deve andare tutto il nostro riconoscimento e ieri in Prefettura a Taranto, al cospetto del Prefetto del capoluogo jonico Paola Dessì, abbiamo reso il giusto omaggio».

Questo l’elenco degli internati originari di Avetrana e i nomi dei familiari che hanno ritirato la medaglia:

Insignito Antonio Addabbo e ha ritirato la medaglia il figlio Nicola Addabbo 

Insignito Giovanni Caraccio ritira il figlio Antonio Luigi Caraccio 

Insignito Italo Emanuele Chetta ritira il figlio Cosimo Leonardo Chetta 

Insignito Cosimo Clarizia ritira la nipote Cinzia Dimitri 

Insignito Cosimo Colucci ritira il figlio Biagio Colucci 

Insignito Luigi Cucci il figlio Pietro, impossibilitato a venire, ha delegato Parisi Giancarlo al ritiro.

Insignito Giovanni Di Gironimo, il nipote ha delegato il padre Cosimo al ritiro

Insignito Cosimo Gianfreda ritira il figlio Pietro Damiano Gianfreda 

Insignito Giovanni Giangrande ritira il figlio Salvatore Giangrande 

Insignito Raffaele Giangrande ritira il figlio Aldo Fernando Giangrande 

Insignito Francesco Lacala ritira la nipote Palma Lacala 

Insignito Leonardo Manna ritira la sorella Lucia Manna 

Insignito Pancrazio Marasco ritira il nipote Pancrazio Marasco 

Insignito Giovanni Nigro, il figlio Antonio ha delegato il nipote al ritiro

Insignito Leonardo Pertoso ritira il nipote Francesco Paolo Mero

Insignito Vito Prisciano ritira il figlio Antonio Palmo Prisciano 

Insignito Ippazio Rosario Specchio ritira la figlia Crocefissa Specchio 

Insignito Pasquale Totaro ritira il figlio Carmelo Totaro

Insignito Antonio Pesare, ritira il figlio Alceste Pesare