«Ho conosciuto Alex dopo aver vinto la medaglia d’argento ai Mondiali in Sud Africa. Mi disse che queste medaglie le possiamo appuntare al petto, ma la vera vittoria la si ottiene stimolando i ragazzi dei centri di riabilitazione a praticare lo sport»

Lo sport come occasione di crescita e ripartenza, la parità di diritti secondo chi quotidianamente deve affrontare le difficoltà legate alla disabilità.
Sono stati alcuni degli argomenti affrontati oggi presso l’istituto comprensivo “Sandro Pertini” di Taranto. Per un centinaio di alunni l’occasione di approfondire queste tematiche è stata data dall’incontro organizzato nella sede di TP Italia, dove è terminata la tappa Leporano-Taranto, seconda delle 23 che porteranno gli atleti della società sportiva ‘Obiettivo 3’ da Gallipoli a Trento. Da Gallipoli è infatti partita la staffetta paralimpica ideata da Alex Zanardi “Obiettivo Tricolore”. Un tour che è partito ieri proseguirà sino alla tappa finale del 10 ottobre, per un totale di 23 tappe. Quanti partecipano alla maratona attraverso l’Italia percorreranno 1.790 chilometri e 18.640 metri di dislivello. Saranno tre settimane in cui 70 atleti paralimpici si affronteranno partendo dalla Puglia e arrivando in Trentino, in mezzo la Basilicata, la Campania, l’Abruzzo, il Lazio, l’Umbria, la Toscana, l’Emilia Romagna e il Veneto.
«Ho conosciuto Alex Zanardi in nazionale» ha affermato Leonardo Melle. «Dopo aver vinto la medaglia d’argento ai Mondiali in Sud Africa, mi si è avvicinato e mi ha fatto i complimenti. Però, mi disse, queste medaglie le mettiamo al collo, la vere vittorie sono altre. La vittoria più importante la si ottiene quando si riesce a convincere uno o più ragazzi che frequentano i centri di riabilitazione a praticare una disciplina sportiva.
Per me è un onore e un’emozione indossare questa maglia di Zanardi».
“Lo sport – ha commentato il responsabile della comunicazione interna di TP Italia, Alessandro Ladiana – porta con sé valori fondamentali per la crescita dei bambini. Quando a parlare di valori e sport ci sono poi persone straordinarie come gli atleti di ‘Obiettivo3’, il messaggio non può che essere amplificato. In TP Italia, in particolare, siamo rimasti affascinati dalla storia di Leonardo Percoco e abbiamo deciso di accompagnarlo nel suo percorso sostenendo i suoi allenamenti. Da Leonardo impariamo ogni giorno a non demordere e siamo sicuri che i bambini che hanno ascoltato la sua storia e quella dei suoi colleghi atleti non dimenticheranno questi insegnamenti”.



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