«La domanda, mai evasa, resta: è stata concessa la deroga al superamento dei limiti? Quali sono gli orari, gli accorgimenti tecnici e i limiti esatti imposti per proteggere i nostri figli e l’intera comunità scolastica?»

Riceviamo, e pubblichiamo, un comunicato a firma dell’ex consigliere comunale Agostino Capogrosso. Ecco il testo.
«Il caso della scuola Prudenzano di Manduria non è un semplice disagio, non è un tema di scontro politico e, soprattutto, non è strumentalizzazione. È una questione di legge e di salute pubblica sulla quale l’Amministrazione è chiamata a rispondere con atti, non con slogan.
Affermare che le nostre preoccupazioni siano una semplice “strumentalizzazione” è un affronto gravissimo rivolto a chiunque sia coinvolto.
È un affronto agli studenti e agli insegnanti. Significa negare la realtà fisica del frastuono intollerabile che impedisce l'apprendimento. Significa ignorare il rischio concreto di stress acustico e le difficoltà didattiche causate da un ambiente che la legge stessa definisce "recettore sensibile" e, pertanto, meritevole della massima tutela.
È un affronto al principio di trasparenza. Invece di rispondere con dati certi, mostrando la Valutazione Previsionale di Impatto Acustico (VIA), rendendo pubbliche le prescrizioni in deroga (se esistono), dimostrando l'efficacia delle misure di mitigazione e gli esiti di una campagna di misure fonometriche (se esistono), l'Amministrazione sceglie la via più facile: squalificare il dibattito! La trasparenza non si chiede, si pretende, specialmente quando è in gioco la salute dei minori.
È un affronto alla legge stessa. La Legge Quadro sull'inquinamento acustico (L. 447/95) non è un testo di opinioni, ma di obblighi precisi. Se il cantiere non rispetta i limiti, la "strumentalizzazione" è quella di chi ignora la norma per giustificare la propria mancata programmazione.
Non è ammissibile spacciare il fallimento amministrativo per critica faziosa. Chiedere che una scuola sia un luogo sicuro non è strumentalizzazione, è civiltà.
L’Amministrazione continui pure a parlare di politica; noi continueremo a parlare di legge, di decibel e di responsabilità. La domanda, mai evasa, resta: è stata concessa la deroga al superamento dei limiti? Quali sono gli orari, gli accorgimenti tecnici e i limiti esatti imposti per proteggere i nostri figli e l’intera comunità scolastica?
Se non si è in grado di fornire evidenze che attestino che tutto è in ordine l'unica conclusione è che si sia scelto scientemente di sacrificare la salute dei bambini per un marciapiede! D’altronde, il precedente era chiaro: per questo stesso marciapiede furono già sacrificati, senza appello, gli alberi di un intero viale, dimostrando un modello decisionale che antepone le scadenze formali a tutto il resto, alla tutela del bene comune, dell'ambiente e, persino, della salute dei ragazzi!».
Agostino Capogrosso

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