venerdì 05 dicembre 2025


16/10/2025 16:48:23 - Manduria - Attualità

11 Chiocciole, 6 Bottiglie, 3 Monete, 5 Novità: questi i riconoscimenti assegnati alla Puglia dalla Guida Slow Wine 2026

 

Con oltre 250 collaboratori che, lungo la penisola, visitano tutte le cantine recensite, la 16esima edizione si conferma una guida corale e un punto di riferimento per chi cerca nel vino non solo qualità, ma anche valori, territorio e visione. In un contesto segnato da crisi ambientali, tensioni economiche e profonde trasformazioni sociali, Slow Wine sceglie di non limitarsi alla selezione delle migliori etichette, ma di offrire una lettura critica e costruttiva del settore, invitando a riflettere e ad agire, per costruire un futuro più sostenibile e autentico per tutta la filiera vitivinicola.

Una delle principali novità di Slow Wine 2026 è l'inserimento in guida della grammatura del vetro delle bottiglie, informazione ora presente per tutti i vini recensiti che contribuisce ad aiutare il lettore verso una scelta di maggiore sostenibilità, non riguardante solo il vino. Una scelta coerente con il percorso avviato nell’ultima Slow Wine Fair con la guida Unpacking Wine, che ha puntato i riflettori sull’importanza del packaging e sul suo impatto ambientale. In particolare, Slow Wine lancia una call to action che riguarda i vini fermi, invitando i produttori a ridurre il peso medio delle bottiglie da 0,75 l a meno di 450 grammi entro la fine del 2026. Un aspetto rilevante che rafforza l’impegno della guida per una viticoltura sempre più consapevole e sostenibile.

La Puglia vista da Slow Wine 2026

La viticoltura pugliese, come nel resto del Sud, ha dovuto adattarsi a estati più calde e a una riduzione delle piogge fino al 30-40. Le pratiche sostenibili hanno aiutato la vite a resistere, ma la produzione resta sotto la media, con costi in aumento e prezzi delle uve in calo, soprattutto per il Primitivo di Manduria, vittima di speculazioni commerciali.
La qualità media dei vini è comunque alta, con eccellenze dalla Daunia e dalla Puglia centrale, guidate dal Nero di Troia. Interessante la nascita dell’Associazione Capitanata Spumante Metodo Classico. Nel Salento, i vini rosa sono in ripresa, mentre cresce anche l’interesse per i vini dolci, grazie a vitigni come Moscato, Malvasia, Aleatico e Primitivo Dolce Naturale.