«Se il bando fosse stato pubblicato con qualche mese di anticipo rispetto al 3 agosto 2025, i ricorsi (sempre prevedibili in queste complesse procedure) non avrebbero compromesso l’avvio regolare di un servizio essenziale per centinaia di bambini e per moltissime famiglie»

Riceviamo, e pubblichiamo, un comunicato del consigliere comunale Domenico Sammarco, in rappresenta dell’Alleanza Civica Popolare. Ecco il testo.
«Sebbene è corretto riconoscere che l’Amministrazione comunale non sia la diretta responsabile del ricorso al TAR presentato da un’azienda privata non aggiudicataria del servizio di refezione scolastica; con altrettanta onestà intellettuale, va detto che una programmazione più attenta avrebbe potuto prevenire l’attuale situazione.
Infatti, se il bando fosse stato pubblicato con qualche mese di anticipo rispetto al 3 agosto 2025, i ricorsi (sempre prevedibili in queste complesse procedure) non avrebbero compromesso l’avvio regolare di un servizio essenziale per centinaia di bambini e per moltissime famiglie, soprattutto quelle con entrambi i genitori lavoratori, che oggi si trovano in enorme difficoltà organizzativa. Dispiace dover tornare sempre sugli stessi temi, ma ancora una volta emergono con chiarezza le lacune di questa maggioranza: assenza di programmazione e incapacità nella corretta gestione amministrativa.
La refezione scolastica non è un servizio qualunque: è un diritto dei bambini e un supporto fondamentale alle famiglie. Chi governa la città ha il dovere di programmare per tempo, prevedere gli scenari e tutelare i cittadini da disservizi evitabili. La buona amministrazione non si misura quando tutto fila liscio, ma nella capacità di prevenire i problemi prima che ricadano sulla comunità. Oggi, purtroppo, questo non è avvenuto.
È assolutamente necessario che l’Amministrazione si attivi immediatamente per una soluzione ponte, tramite affidamento temporaneo o convenzioni urgenti, così da garantire ai bambini e alle famiglie almeno un servizio mensa minimo fino alla conclusione del contenzioso. Esistono strumenti normativi che consentono di intervenire subito: occorre solo volontà e capacità amministrativa.
Una comunità si guida con la programmazione, non con l’improvvisazione: I bambini non possono pagare l’incapacità di questa Amministrazione».

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