venerdì 05 dicembre 2025


28/10/2025 20:30:33 - Manduria - Attualità

La mozione: «Nell’art. 12 dell’accordo con il consorzio del centro sud Puglia si fa riferimento ad un possibile futuro prelievo di acqua dal fiume Chidro, che non potrà avvenire senza un dissalatore»

Il gruppo consiliare DemoS ha presentato una mozione avente per oggetto i lavori di rinaturalizzazione dell’area del fiume Chidro. Ecco il testo.

«Con la presente, si intende richiamare l’attenzione del consiglio comunale e dell’intera città sulla presente problematica di rilevanza pubblica.

Premesso che

− circa 40 anni fa il fiume Chidro venne irrimediabilmente deturpato da un “ecomostro” che sarebbe dovuto servire al prelievo, pompaggio, miscelazione e dissalazione delle acque del fiume;

− per decenni cittadini e associazioni, una per tutte Legambiente, hanno lottato affinché si potesse rinaturalizzare l’intera area smantellando quell’ecomostro con tutti i suoi annessi;

− con deliberazione dell’autorità di gestione delle Riserve Naturali del Litorale Tarantino Orientale n.8 del 7 giugno 2018 veniva approvato il progetto per la rinaturalizzazione dell’area e la demolizione delle opere costruite per il prelievo delle acque salmastre del fiume Chidro;

− con deliberazione dell’autorità di gestione delle Riserve Naturali del Litorale Tarantino Orientale n. 9 del 9 ottobre 2024 è stato approvato il nuovo accordo con il consorzio unico del centro-sud Puglia per la costituzione del diritto di superficie.

Rilevato che all’art.12 del citato accordo si fa riferimento ad un possibile futuro prelievo di acqua dal fiume Chidro per usi plurimi;

ritenuto che tale potenziale prelievo per usi plurimi dovrebbe avvenire attraverso l’utilizzazione di due canali e vasca di raccolta, previa revoca della concessione del diritto di superficie e quindi a intendere la conseguente costruzione di un nuovo dissalatore, atteso che l’acqua del fiume Chidro difficilmente è utilizzabile tal quale per la sua salinità;

Considerato che una tale previsione appare in palese e netta contraddizione con le finalità della meritoria opera progettuale di rinaturalizzazione dell’area e della demolizione proprio delle opere che sarebbero dovute essere utilizzate per il prelievo delle acque;

ritenendo che l’inserimento del citato art.12 sia da attribuire ad una mera e superficiale valutazione e non a una reale volontà a costruire un nuovo dissalatore che deturperebbe irrimediabilmente e definitivamente un’area naturalistica di altissimo pregio ecologico oltre che patrimonio collettivo della nostra comunità;

Ritenuto, pertanto, necessario e urgente sgomberare il campo da ogni dubbio e interpretazione diversi da quelli che sono gli obiettivi progettuali;

Tanto premesso e considerato, si chiede al Consiglio comunale di approvare una mozione che chiarisca e stabilisca definitivamente che nessuna altra costruzione od opera venga realizzata in futuro all’interno del fiume Chidro e di tutte le nostre Riserve Naturali anche attraverso la cassazione dell’art.12 di cui in oggetto. 

Si chiede che la presente mozione venga inserita nell’odg della Commissione competente e nell’odg del prossimo Consiglio comunale utile per la discussione e votazione».

 

I consiglieri comunali 

Perrucci Gregorio

Pasquale Pesare