Il riferimento ad una intervista rilasciata dal sindaco: «La verità? Il nostro Primitivo sta attraversando una crisi profonda: i prezzi dell’uva sono crollati, le giacenze nei magazzini sono altissime e molti produttori sono allo stremo»

Riceviamo, e pubblichiamo, un comunicato che reca la firma dei due consiglieri del gruppo Demos, Pasquale Pesare e Gregorio Perrucci. Ecco il testo.
«Leggiamo con stupore le dichiarazioni del sindaco Pecoraro che, in un’intervista, descrive un Primitivo di Manduria in salute, simbolo di successo e cooperazione.
Purtroppo, chi lavora davvero tra i vigneti e nelle cantine sa che la realtà è ben diversa.
Il nostro Primitivo sta attraversando una crisi profonda: i prezzi dell’uva sono crollati, le giacenze nei magazzini sono altissime e molti produttori sono allo stremo, schiacciati dai costi di produzione e da un mercato ormai in mano alla speculazione.
Altro che success story: il rischio concreto è che centinaia di viticoltori abbandonino un patrimonio che per secoli ha rappresentato il cuore pulsante di Manduria.
Chi amministra la città dovrebbe ascoltare di più gli operatori del settore, non limitarsi a celebrarne la storia con eventi e conferenze.
L’iniziativa più recente di questa Amministrazione, il cosiddetto “Baccano Rusticano”, ne è la prova più evidente: un evento costoso e mal gestito, che non ha portato alcun beneficio concreto né ai produttori né alla promozione del territorio.
Oggi servono misure vere: un piano di sostegno ai produttori, controlli contro la concorrenza sleale, tutele per la denominazione e regole più rigide sulla tracciabilità.
Il Primitivo non può essere solo un brand da esibire o una vetrina da utilizzare nei periodi di festa. È il lavoro, la fatica e l’identità di un intero territorio.
E chi ha responsabilità politiche ed amministrative nel rappresentarlo, dovrebbe difenderlo con i fatti e non a suon di slogan propagandistici».
Gruppo Demos Manduria
Pasquale Pesare
Gregorio Perrucci

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