Enza Fanuli, una pittrice di straordinario talento, adotta una tecnica mista: unisce acquerello, inchiostro, sanguigna, vino e pastelli

L’artista manduriana Enza Fanuli selezionata fra i finalisti della XV edizione del Festival dell’Immagine Concorso d’Arte internazionale “Identità Artistiche” che si terrà a Martina Franca dal 23 al 30 novembre prossimi.
Un riconoscimento che premia sia la qualità tecnica sia la profondità espressiva del suo lavoro. E’ un passo, uno di quei passi che il destino posa quando vuole indicare un cammino. Così la sua arte si apre al mondo, si mescola a quella di altri spiriti creativi, e in questo incontro trova un nuovo respiro: più ampio, più profondo, più luminoso.
«Una mia opera è stata scelta per essere esposta al palazzo Ducale e alla Casa delle Arti ed è un riconoscimento che mi rende davvero felice, soprattutto perché rappresenta un passo importante nel mio percorso artistico con gli acquerelli realizzati anche con il vino».
Enza Fanuli adotto una tecnica mista: unisce acquerello, inchiostro, sanguigna, vino e pastelli.
«È il mio modo di dipingere: un modo che nasce dal bisogno di dare forma alle emozioni, ma anche di lasciarle libere di muoversi. Non voglio solo rappresentare. Voglio che le mie opere respirino, che si espandano oltre la carta.
Che raccontino qualcosa anche quando tutto tace».
Incuriosisce l’uso del vino, prodotto principe dell’economia locale.
«Il vino, nei miei quadri, è come un francobollo: porta con sé una storia, un’origine, una radice» ci racconta la brava artista manduriana. «È un piccolo sigillo di territorio, che viaggia, come una lettera, per arrivare a chi sa accoglierlo.
Dentro ogni goccia c’è la vita della mia terra, la stessa che genera, nutre, scalda e dà forza.
Quando ho iniziato a dipingere ad acquerello, volevo dare un’impronta diversa, un senso, un nuovo inizio.
E intanto mi risuonava una frase: “Fai il meglio che puoi, con quello che hai, nel posto in cui sei…” di Theodore Roosevelt. E così ho scelto il vino!
Perché il vino? Perché il vino è rosso come il sangue... Scorre. Vibra. Respira. E quando lo poso sulla carta, il colore prende vita, come se avesse un’anima liquida. E in quell’anima, c’è sempre una donna. È rinascita. È forza, speranza, creazione. Perché la donna è vita!».
Ogni sua tela è una porta socchiusa verso la bellezza che non si lascia afferrare, ma che sa farsi sentire. Ogni pennellata sembra farsi narrazione, rivelando una sensibilità estetica matura e una capacità rara di far dialogare luce, materia e sentimento.
L’opera selezionata raffigura il primo piano di una donna.
«Le mie donne sono così: forti, entusiasmanti, corazzate. Hanno una voce, un cuore, un respiro profondo e amorevole...E in ognuna di loro, c'è un frammento del luogo da cui tutto ha avuto inizio: la mia Puglia, la mia radice, la mia storia».
Con questa nuova tappa della sua carriera artistica, la pittrice Enza Fanuli non solo celebra un successo meritato, ma invita il pubblico a entrare nella sua visione creativa, dove ogni quadro è un frammento di verità.

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