Ogni Ambito Territoriale Sociale della provincia potrà proporre fino a due interventi, scelti in sede di coordinamento istituzionale, fino a un importo complessivo massimo di 1.868.649,35 euro

Con una dotazione complessiva di oltre 11 milioni di euro, la Regione punta a colmare lo storico divario infrastrutturale che caratterizza la provincia di Taranto – area che il PN JTF identifica con un livello di dotazione sociale inferiore alla media regionale – ed a costruire un modello di welfare territoriale che vede anche la realizzazione di strutture aventi il carattere della sperimentalità, sì da attivare anche servizi innovativi ancorati al fabbisogno e alla domanda derivante dal contesto locale di riferimento.
Gli interventi ammessi – manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia – riguarderanno edifici pubblici già destinati o da destinare a servizi essenziali, quali strutture per minori, anziani, persone con disabilità e cittadini con fragilità sociali.
La selezione delle operazioni seguirà un percorso strutturato in due fasi successive, pensate per garantire il massimo coinvolgimento dei territori e assicurare che ogni intervento risponda davvero ai bisogni reali delle comunità.
La prima fase si svolgerà in collaborazione con gli Ambiti Territoriali Sociali della provincia di Taranto – Ginosa, Grottaglie, Manduria, Martina Franca, Massafra e Taranto. Ogni Ambito potrà proporre fino a due interventi, scelti in sede di coordinamento istituzionale, fino a un importo complessivo massimo di 1.868.649,35 euro. In questa fase l’attenzione sarà rivolta soprattutto alla coerenza delle proposte con i bisogni sociali del territorio: le priorità individuate nei Piani Sociali di Zona, le esigenze rilevate attraverso il lavoro congiunto tra i Comuni, e la capacità dell’intervento di rispondere in modo efficace alle fragilità locali. Si tratta di una fase strategica, in cui si costruisce una visione condivisa delle necessità reali della comunità.
La seconda fase coinvolgerà direttamente i Comuni selezionati nella fase precedente, che saranno chiamati a presentare una versione più dettagliata e approfondita dei progetti. Qui la Regione valuterà nel concreto gli aspetti tecnici, sociali e operativi di ogni intervento, per verificare che siano pienamente realizzabili, sostenibili e in grado di generare un impatto positivo stabile sul territorio. Il contributo può coprire fino al 100% dei costi ammissibili, con possibilità per i Comuni di integrare risorse proprie e al termine dell’intero iter, verrà approvato l’elenco definitivo delle operazioni finanziate.

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