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22/11/2008 00:00:00 - Maruggio - Politica

L’inquietante bigliettino trovato nelle vicinanze del cancello della casa del barista di Maruggio oggetto di un attentato dinamitardo

 
L’intera maggioranza in assemblea permanente per valutare la possibilità di dimettersi dalle cariche amministrative come risposta agli episodi di intimidazione perpetrati ai danni del sindaco Alberto Chimienti.
Il centrodestra di Maruggio (il primo cittadino in particolare) sta meditando prese di posizioni radicali. Dopo il tentativo di incendio della sua auto, parcheggiata sotto il proprio ambulatorio dentistico, di qualche giorno fa, un altro episodio sta turbando la classe politica maruggese.
Pare infatti che, nei pressi dell’abitazione di un barista maruggese, oggetto di un attentato dinamitardo (successivo all’atto di intimidazione subito dal dott. Chimienti), sia stato trovato un allarmante bigliettino. “Fai attenzione che qui, a Maruggio, si muore. Avvisa anche il sindaco”: questo il contenuto dell’inquietante messaggio.
«Questo biglietto ha fatto ulteriormente crescere il livello del mio timore» ammette il dott. Chimienti. «Anche perché, oltre al sottoscritto, è esposta tutta la mia famiglia, compreso mio figlio, che è un bambino. Ho trascorso l’intero pomeriggio e l’intera serata dell’altro ieri a colloquio con le forze dell’ordine: alle 15 sono stato nella Stazione dei Carabinieri di Maruggio; poi sono stato ricevuto dal capitano dei Carabinieri di Manduria; quindi mi sono recato a Taranto, dove ho avuto un colloquio anche con il Questore. Alle 22 ho più ricevuto una telefonata dal Prefetto di Taranto, che mi rassicurava sulle richieste che ho avanzato: ho chiesto maggiore protezione per me, per la mia famiglia e per la mia abitazione, auspicando che attraverso le indagini in corso si possa al più presto far luce su questi episodi».
Alberto Chimienti non ha difficoltà ad ammettere che questi episodi stanno turbando la serenità sua e della sua famiglia.
«Non sto vivendo giorni tranquilli» continua il primo cittadino di Maruggio. «Il mio auspicio è che si possa risalire, al più presto, alla matrice degli atti intimidatori. Vorrei capire chi c’è dietro…».
Al sindaco Chimienti dei dubbi però restano.
«E chi può, ora, formulare delle ipotesi attendibili? Ogni pista può essere quella giusta. Potrebbe esserci dietro la malavita organizzata. Può esserci la mano di qualcuno che ritiene di non essere stato favorito dalle decisioni dell’Amministrazione. Ma non si può escludere a priori che alla base di tutto ci possa essere anche una intimidazione di tipo politico: fra pochi mesi, a Maruggio, si vota. La mia presenza, come sindaco uscente, potrebbe non essere gradita a qualcuno. Ecco perché io invoco, oltre alla mia protezione, anche la chiarezza».
La maggioranza sta dunque valutando la decisione più opportuna e saggia da assumere in questo delicato momento.
«Potremmo arrivare anche alle dimissioni del sottoscritto, della giunta e del gruppo consiliare di maggioranza. La minoranza? Mi ha contattato l’avv. Marsella, chiedendomi di essere informato sulla nostra decisione, poiché vogliono anche loro mettere in atto iniziative di risposta a questi gesti. La maggioranza è riunita in un’assemblea permanente. Presto decideremo il da farsi».








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