venerdì 29 marzo 2024

26/03/2011 20:27:44 - Sava - Speciale

Bagno di affetto e di calore per questi due artisti, che hanno portato a scuola un … raggio di Giamaica

 
C’è un filo che unisce il Salento alla Giamaica. E’ l’amore spropositato per la musica reggae, che ha di fatto trasformato il Salento in una nuova … provincia della Giamaica.
Ma è un reggae diverso quello che viene proposto dai Boom Da Bash, un gruppo salentino che, da qualche anno, si sta proponendo come una nuova realtà artistica in questo genere.
«Anche nel nostro reggae ci sono delle denunce sulle storture della realtà» ha dichiarato Biggie, al secolo Angelo Rogoli, che, insieme a Payà, ovvero Paolo Pagano, è stato ospite del laboratorio di giornalismo dell’istituto comprensivo “Papa Giovanni XXIII” di Sava. «Nei nostri brani parliamo di pedofilia e di mafia e di tanti altri problemi che, ogni giorno, assillano la nostra società. Ma noi ci limitiamo a segnalare e denunciare questi problemi, senza però voler imporre le nostre idee a chi ascolta i brani, come avviene con gli artisti giamaicani».
Ma nei brani di questo gruppo non ci sono solo denunce. Si canta anche l’amore, anche se in maniera diversa di come lo fa, ad esempio, Tiziano Ferro.
«Il fatto che si parli della nostra Puglia non solo come terra di disoccupazione, mafia e dislivello sociale ma anche come fonte inesauribile di musica, cultura, radicamento e fucina di nuovi e giovani talenti ci riempie di gioia» ha affermato Angelo. «E ci terrei che si facesse attenzione al fatto che parlo di Puglia e non solo di Salento: questo perchè anche al di fuori dei confini geografici la reggae music è altrettanto prolifica e attiva, con artisti del calibro di Fido Guido, un big big artist tarantino che da anni porta il nome della nostra madre terra in giro per lo stivale e oltre. Un suono giamaicano in una regione mediterranea. Se mi chiedi se ci sentiamo più influenzati dai Sud Sound System o più dai Morgan Heritage, ti rispondo che nei Boom Da Bash c'è un pizzico di entrambi».
Biggie e Payà sono stati accolti con entusiasmo dai ragazzi della scuola. Pur non avendo ancora la notorietà raggiunta a livello nazionale dai Sud Sound System, per fare un esempio di un altro gruppo dello stesso genere, i Boom Da Bash spopolano fra i ragazzi: dagli studenti della scuola savese i due artisti hanno ricevuto affetto e tantissimo calore. Quasi a ricambiare l’energia che questi ragazzi sprigionano sui palchi.
«Sul palco, durante i concerti, siamo naturali: facciamo tutto ciò che ci viene in quei momenti e, con piacere, notiamo che anche gli spettatori ci seguono sui nostri ritmi» ha confermato Paolo.
Angelo (Biggie) e Paolo (Paya) sono le due voci del gruppo: il primo canta in inglese, il secondo in salentino. E i due sono anche i curatori dei testi.
«Perché la doppia lingua? Perché ci aiuta a comunicare di più» è stata la risposta dei due artisti. «La musica reggae è soprattutto comunicazione e denuncia. E noi intendiamo arrivare al cuore della maggior parte della gente possibile. E poi crediamo che la lingua non deve essere esclusivo del Paese in cui si parla».
I due artisti hanno raccontato la storia del loro gruppo, sin dalla costituzione sino ai tanti recenti successi (in particolare la partecipazione alla rassegna Rototom Sunsplash, una sorta di istituzione per questo genere musicale, che ora però non viene più organizzata in Italia). Hanno parlato anche delle loro speranze e dei loro sogni. E non potevano non annunciare l’ultimo lavoro in uscita: fra qualche giorno uscirà la clip dell’attesissimo singolo, “Made in Italy”.
Ancora un poco di attesa e, poi, sarà ancora possibile … respirare l’aria della Giamaica. Pur restando nello splendido Salento. Ma ascoltando questa band di straordinarie qualità: i Boom Da Bash!








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