«Il vostro sostegno, la vostra voce, quel boato che può dare la spinta per andare oltre i propri limiti. Siete tanti sugli spalti. Siete la nostra forza»

Oggi non parliamo di tattica o risultati, ma di ciò che conta davvero: il legame tra chi scende in campo e chi tifa dagli spalti. Qui di seguito, le parole sincere dell’allenatore della Virtus Erchie, Archimede Morleo, rivolte a tutti i tifosi.
«Nelle ore successive alla partita che ci ha visti vittoriosi contro i nostri cugini avetranesi — una squadra con cui, nelle stagioni passate, ci siamo contesi fino all’ultimo il primo posto, vivendo sfide tese, combattute e indelebili — molti si sono chiesti perché io abbia reagito in quel modo.
Ve lo dico con sincerità: per tutto il primo tempo, nonostante fossimo in vantaggio e nonostante i nostri ragazzi stessero dando tutto, sentivo solo l’incitamento dei tifosi avversari. La Virtus lottava, correva, difendeva, ma sugli spalti percepivo un silenzio che non mi aspettavo.
Quando è arrivato l’ennesimo recupero difensivo decisivo, l’indifferenza generale mi ha colpito. In quel momento ho sentito il bisogno di far capire una cosa fondamentale: nel calcio non contano solo i gol. Conta un gol evitato, una parata che salva il risultato, un contrasto vinto con il cuore. Conta la fatica, la dedizione, il coraggio di ogni singolo ragazzo che scende in campo con la nostra maglia.
I nostri giocatori sono bravi, generosi e determinati, ma hanno bisogno di voi. Del vostro sostegno, della vostra voce, di quel boato che può dare la spinta per andare oltre i propri limiti.
Siete tanti sugli spalti. Siete la nostra forza. E insieme possiamo spingere sempre di più, perché l’obiettivo che ci siamo posti — e che anche quest’anno si conferma difficile — possiamo raggiungerlo solo uniti».

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