Ecco il comunicato che ci è stato inviato dal consigliere comunale in rappresentanza di Area Civica Popolare

«A Manduria lo sport è l’ennesima cartina di tornasole del fallimento amministrativo. Dietro le conferenze stampa, gli annunci trionfalistici e le giornate dello sport, vetrine di facciata, resta una realtà fatta di impianti abbandonati, lavori inefficaci e totale assenza di programmazione.
Si è parlato a lungo di un nuovo palazzetto dello sport, sbandierato come grande risultato di mandato. Eppure, dopo mesi e mesi dall’annuncio in pompa magna, di quel palazzetto non esiste ancora nemmeno un progetto esecutivo, con il rischio di dispersione dei fondi ottenuti. Restano solo le parole, mentre le future generazioni si troveranno a pagare mutui e scelte sbagliate.
Lo stesso copione si ripete allo stadio comunale “Nino Dimitri”, dove un intervento da circa un milione e mezzo di euro sul manto erboso – finanziato con mutuo che la comunità pagherà per anni – si è rivelato estremamente fragile. Lo scoppio di un fumogeno ha gravemente danneggiato il manto erboso, che richiede un intervento urgente al fine di garantire la continuità del campionato. Allo stesso tempo, è necessario individuare rapidamente i responsabili ma soprattutto agire sui controlli di sicurezza che devono essere garantiti dall’ente Pubblico, per permettere a tutti i tifosi di vivere serenamente gli eventi sportivi.
Nel frattempo, il campo comunale di via per Francavilla versa in uno stato di abbandono indegno: erba alta, sporcizia, recinzioni danneggiate, strutture inutilizzabili. Anche qui l’amministrazione aveva rivendicato risultati, come la realizzazione del pattinodromo attiguo, oggi ridotto a ennesima cattedrale nel deserto, priva di una reale funzione e di un piano di utilizzo e manutenzione.
A completare il quadro c’è la situazione delle palestre scolastiche, spesso unico spazio disponibile per le associazioni sportive del territorio. Emblematico il caso della scuola media “E. Fermi”, dove, nonostante lavori di ripristino e rilascio dell’agibilità, ad ogni pioggia si registrano infiltrazioni e perdite di liquidi dal tetto. Problemi da noi già segnalati anni fa, affrontati con un’interrogazione in consiglio comunale e mai risolti in modo strutturale, nonostante le rassicurazioni ufficiali ricevute.
Quella che emerge è una gestione raffazzonata, fatta di interventi scollegati, privi di visione e di controllo, senza un vero piano comunale per l’impiantistica sportiva e, soprattutto, senza una strategia di manutenzione ordinaria e straordinaria. Governi di slogan e bandierine, non di soluzioni. Quando si amministra così, il conto non lo pagano gli amministratori, ma la comunità: i cittadini, i giovani, le società sportive. Manduria merita molto di più di una politica che vive di annunci, di bandiere, di giornate dello sport e lascia dietro di sé strutture incompiute, degradate o inutilizzabili. Sullo sport – come su tanti altri settori – il tempo delle promesse è finito. Ciò che resta sono solo i danni».
Domenico Sammarco
Consigliere comunale
Alleanza Civica Popolare

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