«Un’impostazione che non ha mai cercato equilibrio, ma ha scelto la scorciatoia più facile: comprimere, vietare, ridurre. Risultato: il centro storico si è progressivamente svuotato, perdendo presìdi, vitalità e attrattività»

Riceviamo, e pubblichiamo, un comunicato a firma di Domenico Sammarco, in rappresentanza dell’Area Civica Popolare. Ecco il testo.
«A Natale spegnete la musica: zero deroghe, zero visione, solo divieti.
Ci giunge notizia di un’intensificazione dei controlli sul rispetto dell’ordinanza n. 101/2022, che imponeva dapprima lo stop alla musica già alle 23, poi modificata con limite alle 24 dopo le numerose proteste. Un’impostazione che non ha mai cercato equilibrio, ma ha scelto la scorciatoia più facile: comprimere, vietare, ridurre. Risultato: il centro storico si è progressivamente svuotato, perdendo presìdi, vitalità e attrattività.
Il problema, chiaramente, non sono i controlli che vengono effettuati dalle forze preposte, nell’ambito delle proprie attività istituzionali. Il punto è politico: l’Amministrazione ha vessato gli operatori commerciali, continua a non fare nulla per accompagnare la sicurezza con una strategia di rilancio e si rifiuta di mettere in campo strumenti intelligenti e temporanei per il periodo natalizio.
Ed è qui che la scelta diventa ancora più grave. Proprio a Natale, quando un centro cittadino dovrebbe vivere di luci, famiglie, presenze, iniziative culturali e una movida ordinata e sana, l’Amministrazione sceglie la linea più sterile: nessuna deroga speciale, nessuna misura straordinaria concordata, nessun progetto di animazione che aumenti presìdi e qualità. Zero visione, zero coraggio. E ancora una volta a pagare sono le attività che resistono, gli operatori che investono, i ragazzi che chiedono spazi di socialità, e i cittadini che vorrebbero un centro vivo ma rispettoso.
Perché la verità è semplice: sicurezza non significa spegnere la città. Sicurezza significa governare i flussi, creare regole chiare e condivise, pretendere il rispetto, ma anche promuovere eventi, presidiare con intelligenza, incentivare comportamenti corretti. Significa collaborazione tra istituzioni, esercenti e comunità. Significa far sì che la movida sia un’opportunità e non un problema, un fattore di economia e non un bersaglio ideologico.
Invece qui si continua con lo schema peggiore: punire invece di incentivare, vessare invece di aiutare, proibire invece di dialogare. E lo si fa nel periodo in cui Manduria avrebbe più bisogno di attrarre persone, far lavorare il tessuto commerciale, offrire occasioni di incontro e di turismo, riportare vita nelle strade. Insomma l’Amministrazione Pecoraro impone e basta: non pensa nemmeno di fare un’ordinanza che almeno nel periodo natalizio possa dare la possibilità alle attività commerciali a poter tenere la musica accesa almeno sino alle 1,30/2,00.
Manduria merita un’Amministrazione capace di tenere insieme due cose che non sono affatto incompatibili: rispetto delle regole e rilancio del centro. Quello che vediamo oggi è l’esatto contrario: una Città che potrebbe accendersi e che invece, ancora una volta, viene lasciata spegnere».
Il consigliere comunale
Domenico Sammarco

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