COMUNALI 2020 - Alcune considerazioni del voto di domenica e lunedì scorsi
  • mercoledì 17 dicembre 2025

COMUNALI 2020 - Alcune considerazioni del voto di domenica e lunedì scorsi

25/09/2020 18:38:48 - Manduria - Politica

Francesco Ferretti beffato: è il più suffragato di tutti (362 preferenze), ma non è stato eletto

Pecoraro accede al ballottaggio grazie anche all’appoggio del Movimento 5 Stelle. Il Pd rischia di scomparire dal Consiglio comunale qualora il candidato a sindaco della coalizione, Domenico Sammarco, non dovesse vincere il ballottaggio. Il voto disgiunto tradisce Lorenzo Bullo, candidato del centrodestra: le sei liste della sua coalizione hanno ricevuto più voti delle liste dei due schieramenti che accedono al ballottaggio, ma la corsa di Bullo si è fermata lunedì scorso.

Sono alcuni degli elementi che hanno caratterizzato l’atteso voto delle Comunali di Manduria.

GREGORIO PECORARO – La scelta di allearsi con il Movimento 5 Stelle si è rivelata felice. Il contributo in termini di voti dei pentastellati è stato determinante per l’intera coalizione: senza il loro 4,7%  Pecoraro sarebbe rimasto fuori dal ballottaggio, ma, nello stesso tempo, se i 5 Stelle non avessero stretto l’alleanza con questa coalizione, non avrebbero ottenuto alcun seggio. Da rimarcare, inoltre, come la lista “Pecoraro Sindaco” sia stata la più suffragata: 1.959 voti, pari all’11,67%.

PD – Nella coalizione di Domenico Sammarco c’è anche il Pd. Il responso dell’elettorato non è stato entusiasmante: 790 voti, pari al 4,71% (penultimo quoziente della coalizione). Se Sammarco non dovesse essere eletto sindaco, il Pd rimarrebbe fuori dal consesso elettivo.

LORENZO BULLO – In una città in cui da sempre il centrodestra affonda floride radici (alle Regionali Fitto ha battuto Emiliano), nelle Comunali i due schieramenti di area sono rimasti al palo. A sorpresa viene tagliato fuori dalla competizione lo schieramento guidato da Bullo. Nonostante la coalizione, a livello di liste, abbia ottenuto più voti di tutte le altre, Lorenzo Bullo (269 voti individuali in meno rispetto alle liste), è stato “eliminato” già al primo turno. L’effetto del voto disgiunto è da collegare al tradimento da parte di qualche lista, oppure la candidatura a sindaco non ha attecchito?

PREFERENZE – Il candidato più suffragato di tutti resta fuori dal Consiglio comunale: è Francesco Ferretti, che ha ottenuto 362 voti con la lista della Lega. Questa la graduatoria delle preferenze: 361 Maria Grazia Cascarano (PD), 310 Nicola Becci (Senso Civico), 306 Mario D’Oria (Federcivica), 278 Roberto Puglia (Fratelli d’Italia), 273 Gregorio Perrucci (Città Più), 267 Gregorio Dinoi (Pecoraro Sindaco); 262 Silvia Mandurino (Manduria Noscia); 254 Vincenzo Dimitri (Federcivica); 225 Fabrizio Mastrovito (Pecoraro Sindaco); 217 Andrea Mariggiò (Città Più); 204 Loredana Ingrosso (Scelta Comune).





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