LECCE - Le nanoplastiche tra i pericoli a tavola: messo a punto un nuovo metodo per individuarle dal gruppo di chimica analitica di Unisalento
  • mercoledì 17 dicembre 2025

LECCE - Le nanoplastiche tra i pericoli a tavola: messo a punto un nuovo metodo per individuarle dal gruppo di chimica analitica di Unisalento

23/05/2024 17:24:44 - Salento - Attualità

Le microplastiche e le nanoplastiche, derivanti dalla frammentazione dei rifiuti plastici nelle condizioni ambientali più comuni, sono inquinanti, praticamente ubiquitari, non ancora sufficientemente considerati

Il gruppo di Chimica Analitica dell’Università del Salento, coordinato dal professor Cosimino Malitesta e con il contributo del professor Giuseppe De Benedetto e della dottoressa Silvia Fraissinet, in collaborazione con colleghi dell’Institute for Marine and Atmospheric Research dell’Università di Utrecht, ha messo a punto un metodo sensibile che ha permesso di determinare, per la prima volta, l’abbondanza (la quantità) di nanoplastiche presenti in alcuni organismi marini. Gli studiosi di Unisalento sono pionieri in questo settore in quanto si tratta del primo lavoro scientifico in cui viene effettuato uno studio sulla distribuzione dimensionale delle nanoplastiche in un tessuto organico.

Le microplastiche e le nanoplastiche, derivanti dalla frammentazione dei rifiuti plastici nelle condizioni ambientali più comuni, sono inquinanti, praticamente ubiquitari, non ancora sufficientemente considerati. Essi rappresentano certamente un pericolo per l’Uomo e l’Ambiente, ma la loro individuazione rappresenta una sfida ancora aperta, non solo perché sono necessarie strumentazioni che siano capaci di identificare particelle di così piccole dimensioni, ma anche perché esse devono essere distinte da altre particelle di analoghe dimensioni già presenti in natura (come, ad esempio, frammenti derivanti dall’erosione di materiale roccioso o dalla degradazione di organismi, ecc.).

Nei mitili destinati al consumo alimentare si è osservato non solo che tutti i campioni contenevano nanoplastiche, ma anche che la frazione da 20 a 200 nm fosse particolarmente abbondante. La composizione chimica delle nanoplastiche era per il 38% di PE, 28% polipropilene, il17 % PVC, 12 % polistirene, 5 % polibutadieni. Si tratta di un risultato che pone nuovo accento sulla necessità di controllo del ciclo di vita dei materiali plastici considerando che le nanoplastiche possono attraversare le barriere biologiche e potrebbero avere effetti sulla salute umana da sé o per gli inquinanti assorbiti di cui possono essere vettori.

I risultati completi dello studio sono stati pubblicati su Communications Earth & Environment, rivista della serie Nature, e sono disponibili all’indirizzo web https://www.nature.com/articles/s43247-024-01300-2 per la libera consultazione.





img

Cucina d'asporto e Catering
con Consegna a domicilio

RISOTTO ALLA PESCATORA
TROFIE SALSICCIA E VENTRICINA
GNOCCHI ALLA SORRENTINA
PARMIGIANA
LASAGNA
INSALATA DI RISO
FARRO ZUCCHINE E GAMBERETTI
RISO NERO VENERE POLPO POMODORINI E MAIS
INSALATA DI MARE
INSALATA DI POLPO
FRITTURA DI PARANZA
TAGLIATA DI SEPPIA CON POMODORI E RUCOLA
BACCALA' ALLA PIZZAIOLA
PRSCE SPADA ALLA SALENTINA
ENTRECOTE ALLA GRIGLIA
CAPOCOLLO GLASSATO ALL'ACETO BALSAMICO
COSCE DI POLLO AL FORNO CON PATATE
TRIPPA ALLA PIZZAIOLA
COSTINE DI SUINO AL SUGO
COTOLETTE DI POLLO
BIETOLE LESSE
CICORIE LESSE
RAPE LESSE