TARANTO - Ceramico-terapia in corsia. Il potere di cura di tornio, argilla e colori per i piccoli pazienti oncologici del Santissima Annunziata

06/09/2024 07:17:23 - Provincia di Taranto - Attualit�

Il progetto è a cura di S.I.M.BA.: si offre così di fornire un supporto emotivo e psicologico ai piccoli pazienti del reparto di oncoematologia pediatrica

Parte ufficialmente oggi la prima sessione del progetto di ceramico-terapia a cura di Simba ODV, che si offre così di fornire un supporto emotivo e psicologico ai piccoli pazienti del reparto di oncoematologia pediatrica del Santissima Annunziata, attraverso attività manuali. E così, plasmare l’argilla diventa un atto di cura in grado di ridurre lo stress dei piccoli legato alla degenza ospedaliera e alle terapie. Lavorando la materia prima, inoltre, si promuove la socializzazione e la condivisione, si stimola la creatività a tutto tondo, con vantaggi sullo sviluppo cognitivo ed emotivo.

Il progetto è rivolto ai piccoli pazienti oncologici tra i 4 e i 17 anni. Ogni due settimane, i volontari dell’associazione organizzano sessioni durante le quali i bambini possono lavorare l’argilla con la guida di un “arte-terapeuta”. Nel gruppo di esperti, il maestro Giuseppe Fasano e il mastro torniante Fabio Lenti, nomi noti dell’arte ceramista grottagliese.

«Questo progetto rappresenta un’opportunità preziosa per migliorare la qualità della vita dei giovani pazienti in cura presso questa struttura» - dichiara Deborah Cinquepalmi, presidente di Simba Odv, che assicura da parte dei volontari dell’associazione la supervisione sulla sicurezza dei materiali usati e il supporto al benessere emotivo e psicologico dei giovani artisti.

«Il benessere complessivo dei piccoli pazienti e delle loro famiglie che si affidano alle cure della nostra oncoematologia pediatrica ci sta a cuore – conferma Vito Gregorio Colacicco, direttore generale di Asl Taranto – e come direzione strategica sosteniamo e promuoviamo ogni azione positiva in tal senso. Il nostro grazie va ai volontari di Simba e agli artigiani che interverranno per questo progetto che trasformerà, temporaneamente, i corridoi degli ambulatori in piccoli laboratori, con l’ausilio del nostro personale sanitario».