- martedì 16 dicembre 2025
«Abbiamo più volte proposto di riprendere il progetto “Anche io vado al mare” attuato dalla precedente Amministrazione, ma non abbiamo ottenuto riscontro»
«I diversamente abili hanno bisogno di aiuto per recarsi sulla spiaggia. Non sono sufficienti le sedie job».
Il consigliere comunale di minoranza Paride Lomartire (M5S) auspica una maggiore attenzione verso le necessità dei diversamente abili, che avrebbero bisogno di un maggiore sostegno per poter raggiungere le spiagge e godere del mare.
«L’attuale giunta ha deliberato l’affidamento in comodato d’uso gratuito per 15 giorni delle sedie job ai diversamente abili» la premessa del consigliere comunale Lomartire. «Ricordo che nell’estate 2017, qualche anno dopo l’insediamento dell’Amministrazione guidata da Michele Schifone, ci adoperammo per l’acquisto da parte dei Servizi Sociali (settore del quale io ero titolare della delega) di 2 sedie job. Sedie che poi divennero in totale 6, perché subito dopo la Regione ne fece pervenire altre 4.
Ci rendemmo conto fin da subito che serviva poco o niente offrire in comodato d’uso gratuito la sedia al diversamente abile perché le difficoltà a cui comunque andava incontro erano tante ed allora si decise di offrire anche assistenza.
Infatti nacque il progetto “Anche io vado al mare”, che si avvaleva dell’ausilio di associazioni di volontariato come la Misericordia, i Delfini Jonici di Lizzano e gli Amici del Leone di Grottaglie.
In alcuni casi si prelevava il disabile proprio dalla propria casa per poi riportarlo dopo aver trascorso la mattinata in spiaggia. E questo è stato fatto fino alla pandemia.
In Consiglio comunale molto spesso ci siamo spesi affinché l’Amministrazione guidata da Francesco Turco portasse avanti questo progetto, magari, qualora necessario, migliorandolo. Invece per la terza estate consecutiva, oltre all’affidamento delle sedie, nulla è stato fatto. Io ho raccolto molte lamentele di diversamente abili, i quali, nonostante dispongano della sedia, non possono però andare in acqua perché non vi è nessuno che li possa aiutare».
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