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03/09/2011 08:11:21 - Salento - Cultura

Nella residenza 14 artisti vivranno assieme per una settimana al fine di confrontarsi, sperimentarsi e sperimentare l’incontro tra le proprie discipline artistiche

 
C’è chi è ormai un’icona della buona musica e della buona arte che nasce nel Salento ma che sa dialogare con il mondo intero e chi si mette in gioco per la prima volta in un’esperienza simile. C’è chi da quasi quarant’anni “dialoga” con l’audiovisivo e chi la propria creatività la nutre praticando la cultura e il pensiero orientale. Sono 14 gli artisti che quest’anno vivranno quest’esperienza: Giuliano Capani (regista/documentarista), Emanuele Coluccia (musicista), Tiziana Dollorenzo Solari (psicointerprete d’arte), Simone Franco (attore), Roberto Gagliardi (musicista), Fosco Grisendi (pittore), Silvia Lodi (attrice), Massimiliano Manieri (poeta/performer), Alice Pietroforte (pittrice), Monica Righi (ceramic designer), Irene Scardia (musicista), Giorgia Santoro (musicista), Mauro Tre (musicista) e Anna Zecca (cantante/performer).
Parte lunedì 5 settembre c/o la residenza privata di Irene Scardia a San Cataldo, già luogo di eventi e di attività artistica, la residenza “Suoni a sud”, primo momento di un progetto più ampio con il quale Workin’ produzioni musicali da 5 anni mira ad incentivare la produzione artistica e musicale d’autore con il sostegno della Regione Puglia e del Comune di Lecce, con il patrocinio della Provincia e dell’Azienda di Promozione Turistica di Lecce e di sponsor privati.
In residenza gli artisti vivranno assieme per una settimana al fine di confrontarsi, sperimentarsi e sperimentare l’incontro tra le proprie discipline artistiche, per fare esperienza dell’atto del creare svincolato dalle logiche del tempo della produttività.
Giovedì 8 settembre alle 21.30  la residenza si apre al pubblico con una serata conviviale.
Sabato 10 settembre alle 21.30 gli artisti residenti presenteranno il frutto del loro lavoro in un luogo ancora da definire.
 
IL PROGETTO
Suoni a sud è una rassegna musicale (IV° ed.) e residenza artistica (II ed.) con il riconoscimento della Regione Puglia, del Conservatorio Musicale “Tito Schipa”, della Provincia di Lecce, del Comune di Lecce.
Il progetto Suoni a sud sarà dedicato quest’anno ai progetti d’autore e volgerà lo sguardo a tutta la produzione musicale che nasce e si sviluppa nel territorio pugliese, a quei solisti, gruppi, ensemble che hanno scelto il Sud come luogo dell’anima, patria elettiva e che, ovunque si trovino, portano nei propri lavori i segni della sua atavica energia. Facendo proprio il principio del “glocally” sono stati selezionati una rosa di nomi che, sia a livello nazionale sia internazionale, si sono distinti per la qualità della loro ricerca musicale.
Partendo dal pensiero “Think globally, act locally” che prevede lo sfruttamento, consapevole, delle risorse locali proiettandone gli effetti a livello mondiale, il progetto intende fare un salto in avanti e punta a capovolgere il paradigma in “Think locally, act globally”, intendendo con ciò dare forza al rapporto con il territorio non in termini difensivi ma in termini espansivi, valorizzando quegli artisti che hanno una straordinaria unicità condivisibile globalmente.
La Rassegna Suoni a sud intende così aprire uno sguardo su quelle realtà musicali che lavorando localmente e “underground” non di meno catalizzano consensi e interesse anche da parte del pubblico giovanile cui verrà data la possibilità, attraverso i workshop e i momenti di ricerca, di interagire con questi artisti che già da anni lavorano nel settore.
E per agire globalmente la rassegna apre le sue porte a chi in altre parti del mondo lavora all’elaborazione di uno stile ed un linguaggio profondamente personale quanto soffuso di una mistica senza tempo e senza spazio che va oltre l’imperscrutabilità dei segni e delle lingue natie. Con l’ospite internazionale il pubblico che assisterà al concerto come i giovani musicisti che parteciperanno al workshop potranno accogliere i semi di una nuova fioritura, che genererà incontri e nascite.
La rassegna si propone inoltre di incentivare la formazione e la ricerca musicale, mettendo a frutto l’esperienza della Residenza Artistica svoltasi nel settembre 2010 c/o il Residence Campo Verde a San Cataldo e proponendo un percorso formativo nuovo, che renda l’esperienza la chiave di volta dell’apprendimento. Non più workshop e masterclass chiusi nelle aule di un ente di formazione musicale ma condivisione, “spazio” aperto di dialogo e incontro, di un “tempo” fermo, d’ascolto.
La Residenza mirerà non solo ad offrire un momento di ricerca e formazione ad artisti e appassionati ma anche di attrarre quanti verranno riconosceranno in questo evento un occasione per trascorrere la propria vacanza in un Salento che, attraverso queste esperienze, riesce sempre più a coniugare natura e cultura, ambiente ed arte, tempo ricreativo e tempo formativo.
 
Cos’è una Residenza Artistica?
Le residenze artistiche nascono per soddisfare bisogni e necessità di artisti (arti figurative, danza, musica…) e della comunità.
Dalla difficoltà di trovare luoghi e tempi in cui poter esprimere la propria creatività e dar vita alle proprie creazioni liberamente, in un contesto libero dalle pressioni del mercato e del sistema dell’arte e dell’intrattenimento nasce l’idea di attivare contesti di scambi culturali che permetta agli artisti di potersi dedicare a tempo pieno al proprio lavoro, per un periodo che può variare da una settimana ad un mese, in un luogo accogliente e che trasmetta la creatività, la positività e “l’energia” degli artisti residenti.
In cambio dell’ospitalità gli artisti condividono il proprio percorso artistico con il luogo di residenza e con tutta la comunità; vale a dire che ad ogni residenza corrisponde uno spettacolo, una performance, un concerto.
Le residenze artistiche creano un circolo virtuoso all’interno del quale, oltre allo scambio tra la comunità e gli artisti, si favorisce l’incontro e lo scambio tra artisti di diverse provenienze e discipline rendendo il luogo della residenza un luogo di produzione di eventi e performance unici ma ripetibili.
I benefici per la comunità? Enormi! Uno su tutti: il moltiplicarsi di eventi culturali che possono essere dislocati all’interno della rete di servizi culturali della città ed eventualmente nutrire i percorsi già attivati dal territorio.
Le residenze, poi, concorrono in maniera significativa alla creazione di un pubblico responsabile e consapevole grazie all’incontro con gli artisti che, presentando il proprio lavoro, illustrano i propri processi creativi ed hanno la possibilità di confrontarsi con un pubblico che non è più soltanto fruitore della performance, ma diventa un interlocutore attento e sensibile in quanto partecipe nell’atto della creazione.
Il Salento per storia, tradizione e vocazione luogo ospitale e di transito, e’ la cornice ideale per sviluppare progetti residenziali legati all’arte e alla cultura contemporanea.
 
Bio degli artisti in residenza
 
Giuliano Capani leccese di nascita, laureato a Perugia in Giurisprudenza, si dedica al teatro sperimentale dal 1972. L'esperienza più significativa in questo campo è con l'Odin Teatret di Eugenio Barba nell'Estate del 1974 a Carpignano Salentino. Lascia l'esperienza teatrale nel 1978 per dedicarsi alla produzione televisiva. Nell'80 lavora in RAI e, tornato a Lecce, fonda Videoteam, società di produzioni televisive con la quale realizza numerosi documentari di ispirazione antropologico culturale. Docente a contratto presso l'Università di Lecce dove insegna Semiologia del Cinema. Ha scritto numerosi saggi sullo spettacolo e sul cinema in particolare. Ha pubblicato un libro dal titolo: Magia del Cinema, le visioni dell'invisibile, Aracne editrice di Roma. 2007, una riflessione in chiave multidisciplinare sul fenomeno cinema.
 
Emanuele Coluccia è dotato di un talento oltre misura. [...] la sua creatività è altamente apprezzata a NY." Kenneth MacKenzie, pianista/compositore/insegnante.
"...il suo coraggio è un attributo che lo guiderà lungo la strada della musica innovativa." Jason Moran, artista Blue Note.
Ha suonato professionalmente in Italia sin dal 1989, sia come leader che come 'sideman'. Durante Umbria Jazz 1999 ha partecipato a delle performance improvvisate con Jason Moran, Taurus Mateen, Eric Harland e Pat Metheny. Alla fine del 1999 Emanuele si trasferisce a New York, dove suona in vari gruppi e in molti club, fra cui: Cleopatra's Needle, Lounge 32, Kavehaz, Galapagos, Niagara, No Moore, Vivaldi, Sugar Bar, Satalla, Joe's Pub.
L'esperienza d'Emanuele come musicista 'freelance' include registrazioni e performance con la cantautrice americana Myla Hardie, l'artista afro-jazz Alain Kodjovi (Babatunde Olatunji's Drums Of Passion), la cantante italiana Greta Panettieri, il trombettista/compositore tedesco Volker Goetze, il cantautore francese Chris Combette, un breve tour italiano con il trombettista newyorkese Greg Glassman e un tour in Andalucìa con il trio Malesciana partecipando al Parapanda Etnofestival. Ha fatto parte dell’Orchestra Popolare della Notte Della Taranta nel 2005 e 2006. 
Attualmente collabora con Bandadriatica, Adria, Agnese Manganaro, Osunlade, Gabriele Poso & Yoruba Soul Orchestra.
 
Tiziana Dollorenzo Solari
Tiziana è psicointerprete d’arte. Autrice della performance scientifica-artistica itinerante: “I sogni dei bambini del mondo ’, patrocinata da Ordine dei Medici di Lecce, Roma e L’Aquila, ultima tappa della performance itinerante Parigi e Sarajevo. E’ ricercatrice delle dinamiche antropologiche e psicosomatiche ad orientamento psicoanalitico del respiro.
 
Simone Franco attore e regista vive e lavora tra Lecce e Roma. Come attore si forma frequentando laboratori e workshop di alcuni fra i maggiori registi ed interpreti del “teatro di ricerca” italiani ed esteri (Pippo Del Bono, Danio Manfredini, Eugenio Barba, Armando Punzo, Cesare Ronconi, Mariangela Gualtieri, Carla Tatò e Carlo Quartucci, Marcel Marceau, Cesar Brie, Nicolaj Karpov); rivolge la sua ricerca artistica sulla drammaturgia della voce seguendo numerosi corsi (Carmelo Bene, Edda Dell’Orso, Andrea Simone, Gabriella Rusticali). Come regista ha scritto diverse drammaturgie, rivolgendo particolare attenzione a temi quali: il disagio psichico, l’immigrazione e la persecuzione politica. Collabora con artisti, musicisti e compagnie teatrali. Ha realizzato numerosi recital da poeti italiani ed esteri.
 
Roberto Gagliardi suona il sax dal 1975.
Ha studiato alla ‘Scuola di jazz del Testaccio’ a Roma e a Bologna con Giorgio Baiocco. Ha suonato con i più importanti gruppi storici leccesi negli anni 70-80 , come la “Mela d’Oro”, poi Band - Aid (gruppo che si è esibito nelle principali rassegne di quegli anni, spesso al fianco dei Lit Fiba).
Negli stessi anni ha fatto parte del gruppo di teatro di strada  “ Teatro Infantile di Lecce “ con Gigi Lezzi e Stefania Miscuglio, che  ha partecipato tra gli altri al  “Festival  Internazionale  del Teatro di Strada di  Sant’ Arcangelo“ nel triennio '86/'88.
Ha fondato insieme a Mauro Tre, Michele Colaci e Massimiliano Ingrosso gli ‘Intensive‘:    nel 1997 il gruppo ha inciso ‘Today's Sound’, recensito dalla rivista “Musica Jazz“.
Attualmente collabora con Livio Minafra(pianista fisarmonicista, miglior talento Musica Jazz 2009) e Vincenzo Mazzone (batterista) , nel Trio Lipersi.
Con l'ensamble diretto da  Livio Minafra e Luigi Morleo (percussioni) partecipa al progetto" Ngracalate Oce " dove i canti alla stisa si uniscono alla composizione e all'improvvisazione jazz.
Suona con Massimiliano Ingrosso (batteria) utilizzando oltre ai sassofoni un antico armonium nel “Melting Pot duo”. 
Con Aldo Bagnoni, Marco Bardoscia, Mauro Tre, ha fondato il quartetto jazz “Melody Makers”, che ha suonato al festival jazz di Maratea 2010.
Suona free jazz con Mauro Tre (pianoforte) e con Giorgio Vendola (contrabbasso) nell’ “Interstellar Free Jazz”.
Musica la lettura delle fiabe di M. Gualteieri dell’attrice Silvi Lodi, e lo spettacolo teatrale di Piero Rapanà (Fondo Verri) .
Suona  nel trio di Roberto Gemma (“Gemma Live”, ha suonato nel  “Locomotive jazz festival 2010) .
Ha suonato e inciso nella Big Band di Simone Borgia; con ‘Tax Free ’ ( Lecce); con Black and Brown (Bologna); con “The Gang” (Macerata), con Paolo Achenza (bari), con Artur Miles e altri.
 
Fosco Grisendi vive e lavora a Montecavolo di Reggio Emilia. Nel 2004 si avvicina alla pittura esponendo per la prima volta nel settembre 2007 presso il Centro Qui Qua di Reggio Emilia. Prende parte a diverse esposizioni personali e collettive, ultime delle quali, Opere(Castelnovo né Monti, Associazione Culturale Ladri di Idee, 2008), Fall in light (Club Nove100, Reggio Emilia, 2009), Atelier Aperti (Viadeiduegobbitre Spazio Arte, Reggio Emilia, 2009), Dieci di Cuori (CSArt Vetrina, Reggio Emilia, 2010), My Name (Robertodallari show room, Parma, 2010), Muri liberi(Sorbolo, 2010), Les petites (CSArt Vetrina, Reggio Emilia, 2010), Stella in summernight (Edificio Rosa Niglio Itri, Stella Cilento, 2010), Atelier aperti (Viaduegobbitre Spazio Arte, Reggio Emilia, 2010), Snowflakes (CSArt Vetrina, Reggio Emilia, 2010-2011), The shape of things (Vale Casual Deluxe Store,
Castiglione della Pescaia, 2001), Equipe Show 2011, La scatola dei giochi (Equipe 5, Mezzolombardo, 2011) ed AW3 - Attaccare Arrendersi Resistere (Spazio Gerra, Reggio Emilia 2011), partecipando inoltre a numerose fiere d'arte e design: Immagina Arte in Fiera (Galleria 8,75 Artecontemporanea, Reggio Emilia, 2009), Open Design Italia (Modena, 2010) ed Immagina Arte in Fiera (Atelier 34, Reggio Emilia, 2010). I personaggi e i simboli delle sue opere sono estrapolati dalla vita quotidiana e ricombinati in un mondo a tinte forti. Sagome, immagini familiari, amici e nemici intrappolati anche nelle t-shirt dipinte a mano, frutto della recente produzione, fatta di tessuti di cotone e colori pop.
 
Silvia Lodi deve la sua formazione teatrale principalmente alla permanenza triennale nel WORKCENTER DI J.GROTOWSKI a Pontedera (PI), ma anche dall'incontro con maestri come Danio Manfredini, Remondi e Caporossi, Dominique De Fazio, Yoshi Oida. Ha collaborato con numerose compagnie di ricerca teatrale come il Piccolo Teatro di Pontedera, Teatro Settimo, Teatro Valdoca, Compagnia Ogled, CTKoreja, Teatro Kismet Opera.
Dal 1994 fino ad oggi tiene stages e corsi sulle tecniche dell'attore in numerose città italiane: Milano, Firenze, Roma, Bologna, Cesena, Spello, Lecce, Perugia.
Attualmente fa parte dell' associazioni culturali La Fabbrica dei Gesti e Principio Attivo Teatro a Lecce, con le quali sviluppa progetti nell'ambito teatrale di spettacoli, formazione e multiculturalità. Dal 2008 cura e realizza progetti diretti all'infanzia, per scuola materna, primaria e secondaria.
 
Massimiliano Manieri, scrittore e performer, inizia intorno ai primi anni ’90 l’attività di nomade dicitore grazie a collaborazioni con progetti di letture itineranti.
La sua curiosità lo spinge verso altre forme d’approccio alle metafore poetiche che trovano posto nelle sue pagine inchiostrate. Il suo animo eclettico lo porta a collaborare con associazioni culturali, laboratori teatrali, gallerie d’arte dove ha la possibilità di spaziare più apertamente tra i nuovi territori che lo stesso raggiunge nella sua corsa verso un’idea più radicale di performance poetico-visiva.
Le sue produzioni poetiche, pubblicati in collane di racconti e poesie, frutto del suo amore per la scrittura, trovano spazio anche nella ideazione e realizzazione di reading poetici itineranti.
 
Alice Michol Pietroforte pittrice, attrice, burattinaia, formatrice, ricercatrice.
Diplomata all’Accademia delle Belle Arti di Bari, nella cattedra di pittura, con la tesi sperimentale ‘’Armonia fra mente e corpo attraverso la pratica della giocoleria’’, una ricerca sui vantaggi di questa disciplina nello sviluppo psicomotorio. Nel 2002 viene scelta per il Corso di Formazione per Giovani Burattinai presso il GranTeatrino Casa di Pulcinella, un corso intensivo tenuto da docenti di fama internazionale. Attrice nel Teatro Osservatorio e nella ‘Compagnia del Mulino’ con il regista, poeta e scrittore Ninni Matera.
Nel 2003 fonda a Valenzano, insieme ad artisti locali, l’Associazione ArciPelago. Partecipa a collettive e realizza quattro personali scegliendo luoghi diversi dalle gallerie… i muri di pietra di un forno, nella masseria Sarruni Campolisìo durante l’evento ‘Pancram il Pane dei Popoli’.
Autrice, regista di spettacoli e performance fra cui:
‘Il mulino segreto’ - ‘Il principe infarinato’ - ’La strana storia di Peppino il burattinaio’, spettacolo per attori musicisti e burattini, ‘Una fantastica bugia’ performance per attrice e burattino, con la musica originale del maestro Braian Guerra, ‘A che gioco giochiamo?’ una performance provocatoria per attrice e pianista, sui diritti violati dei bambini, presentata in occasione di un convegno promosso dal Lions Club di Lecce in collaborazione con l’Unicef, per il ventesimo anniversario della carta dei diritti dell’infanzia.
Nel 2011 insieme ad altri autori viene scelta da Tiziana Dollorenzo Solari autrice de ’i sogni dei bambini del mondo - incontri fra arte e scienza dedicati all’infanzia‘ ‘Sulle ali del colore’ è  il titolo del percorso con cui partecipa al progetto.
 
Monica Righi, ceramicdesigner, nel 2001 crea ILAELALUNA. Un laboratorio creativo dove interpretare il mondo circostante ed il quotidiano, materializzandolo attraverso forme in ceramica legate ad una personalissima visione del concetto di design. Le forme e le sfumature di colore nascono da disegni ed intuizioni personali, stimolate dall'osservazione di tutto cio' che la natura muove intorno a noi, pienamente soddisfatti entrambi nell'impatto con le geometrie ed i colori della natura fortemente presenti, durante un giro del mondo a vela , nelle isole del Pacifico. Le tecniche originali frutto di anni di ricerca e sperimentazione nel settore ceramico, insieme alla miscelazione del colore con materiali inediti trasforma ogni lavoro in una scultura.
Funzionali ma carichi di impatto e personalità i tavoli, gli specchi, le illuminazioni, le collezioni di gioielli creativi e le linee per la tavola, insieme ad una produzione di art tiles per l'arredamento ed art works dedicati ai collezionisti d'arte, trovano la loro naturale collocazione nelle nuove esigenze abitative dove il design, recuperata la sua connotazione artistica , diventa sinonimo di eccellenza ed esclusività. Molte le collaborazioni con artisti, designers ed architetti di fama internazionale, tra cui l'architetto Luca Scacchetti per "Leomar" e i fratelli Capasa per "CostumeNational". Suoi lavori sono esposti in show-rooms e gallerie a Roma , Milano, Verona, Napoli, Lecce, Maglie, Ostuni, Otranto, Grottaglie,Taranto, Bari, Panarea e Stromboli, Berlino, Parigi, e nelle migliori boutiques nazionali ed internazionali.
 
Giorgia Santoro si è diplomata in FLAUTO TRAVERSO e in JAZZ presso il Conservatorio T. Schipa di Lecce e si è specializzata in OTTAVINO presso il Conservatorio F. Morlacchi di Perugia. Ha inoltre conseguito il Diploma Accademico di II livello in MUSICA JAZZ ed in DIDATTICA DELLO STRUMENTO presso il Conservatorio N. Rota di Monopoli.
 Ha frequentato numerosi Corsi di perfezionamento in Flauto e Ottavino in tutta Italia e all’estero, Corsi di formazione orchestrale e Corsi di Perfezionamento nell’improvvisazione Jazz.
E’ vincitrice di importanti Concorsi Nazionali ed Internazionali; è inoltre vincitrice di audizioni presso importanti Orchestre ed ha ricevuto numerose borse di studio tra cui una di 5000§ per il Berklee College of Music di Boston.
Ha collaborato con personaggi di fama internazionale tra i quali Riccardo MUTI, Andrea BOCELLI, Umberto BINDI e Renato ZERO, con il quale ha registrato due CD. Ha inoltre collaborato con i compositori Giorgio GASLINI, Salvatore SCIARRINO, Luis DE PABLO, Kaija SAARIAHO, ecc.
 Ha partecipato a varie trasmissioni televisive trasmesse dalla RAI e da MEDIASET ed è stata scelta dal regista Ferzan OZPETEK per girare alcune scene del suo ultimo film “Mine vaganti”.
Svolge attività concertistica in Italia e all’estero come solista, in orchestra ed in varie formazioni cameristiche.
Dal 2001 collabora con l’Orchestra I.C.O. “T. Schipa” di Lecce, con l’Orchestra della Magna Grecia di Taranto e Potenza e con l’Orchestra della Provincia di Bari; dal 2003 al 2009 ha collaborato inoltre con l’Orchestra della Notte della Taranta.
E’ promotrice dei progetti “Tran(ce)formation Quartet”, “La Cantiga della Serena” e “Tutto d’un fiato”.
Attualmente è iscritta al biennio di II livello in Flauto presso il Conservatorio “T. Schipa” di Lecce.
 
Irene Scardia, pianista, compositrice, performer, musicista indefinibile nella sua originalità, dalle sonorità liriche e dirette che arriva, nella sua qualità tecnica, senza disperdersi, all'essenza, rivelando una “scrittura che incalza aritmicamente le tensioni di un partecipare alla musica sempre in cerca ma, disposto allo stupore, alla meraviglia del dono”. “Un viaggio di leggerezza che dentro una forte tensione espressionistica si confronta con modalità minimali e jazz. Temi di forte impatto sentimentale, larghi, in andature che aprono il campo, fanno visioni”. Nel lavoro di Irene Scardia “c’è una forza che muove le mani alla musica: l’inquietudine femminile che cuce lingue, densità espressive che propagano la necessità di una creatività piena, originaria, materia. Di quella ‘materia’ che fa il battito, il segreto, il ridere e il patire. Sangue e cuore e natura e…vento!”. (M.Marino)
Il suo primo lavoro discografico per piano solo, prodotto da Workin’ dal titolo “I Giorni del vento”, è stato presentato e trasmesso lo scorso febbraio nel programma Battiti di Radio 3.
Grazie ad una formazione artistica che la vede percorrere, oltre ai regolari studi musicali, significative esperienze nel campo della danza e del teatro, Irene Scardia, realizza alcune produzioni multimediali, Il tempo d’Irene 2002Quattro pagine di me 2003Meredith à rebours 2004I giorni del vento 2008Quello che so del cielo, piano performance 2009.
 
Mauro Tre
Pianista e compositore. Folgorante e incalzante, quieto e prossimo al silenzio. Fra questi due estremi Mauro Tre esprime il suo pianismo eclettico. L’approccio al pianoforte, confortato da una naturale tecnica robusta, richiama mescolando le forme più varie della tradizione della tastiera. Dal lirismo ispirato all’ascolto di Bill Evans fino alla selvaggia libertà delle forme free jazz per le quali è evidente il rispetto dovuto a Cecyl Taylor. Nel mezzo le suggestioni e le reminiscenze della musica colta, spesso trascinate a viva forza nel turbinare del viaggio immaginifico dell’improvvisazione. All’attività di pianista si è affiancata quella di tastierista e band-leader, che nel corso degli anni ha visto susseguirsi varie formazioni in cui si sono avvicendati molti dei musicisti più attivi nella scena musicale salentina e non. Il progetto di maggior successo è l’IntensiveJazzSextet che ha dato il suo contributo alla scena jazz lounge italiana negli anni ’90, grazie alle collaborazioni di nomi di riguardo quali Fabrizio Bosso, Rosalia De Sousa, Nicola Conte, Cesare Dell’Anna, Roberto Gagliardi. La curiosità del comporre lo porta dalle prime esperienze di commistione fra performance e musica concreta dei primi ’80, testimoniata dal novero reso da Antonio Verri in una sua inchiesta sullo stato dell’arte del tempo, alle ultime scritture di musica da camera. L’esperienza ventennale nel teatro attraverso la collaborazione con Astragali Teatro di Lecce reca con sé il portato del lavoro sulla relazione profonda fra segno e suono, fra voce e senso, che costituisce la cifra seriale del suonare di questo pianista. Le opportunità di affiancare illustri personaggi del teatro della vita e della musica, Massimo Urbani, Francis Paudras, Terry Riley, raccontano di un intenso arricchirsi e di una curiosità non timida.
 
Anna Zecca cantante, insegnante e voce-terapeuta, si è laureata al DAMS di Bologna con una tesi dal titolo “La voce: dll’organismo umano al performer”.  Appena laureata tiene nello stesso Ateneo un workshop di voce cantata e parlata.  Esplora le molteplici connessioni tra essere umano ed espressione vocale e cercando di integrare nuove metodologie per l’insegnamento del canto e della vocalità in generale.  Studia diversi metodi, dal canto tradizionale italiano al metodo Lichtenberg, il metodo Roy Hart e si perfeziona con il tenore greco Dimitri Nicolau, la soprano Alessia Vitale e la cantante jazz Martina Bourlage. Si occupa anche della voce teatrale frequentando vari corsi e seminari con l’attrice grotowskiana Rena Mirecka, presso il “Teatro della voce” di Germana Giannini a Bologna e la scuola “Paolo Grassi” di Milano. Contemporaneamente si appassiona alla musica jazz studiando teoria musicale e frequentando un corso di musica d insieme con il chitarrista Mauro Campobasso.  Canta in diverse formazioni dal classico gruppo jazz fino a collaborazioni estreme come il duo di percussioni e voce con Antonio Mastella con cui affronta il canto etnico, e il duo campionatore e voce con Pierpaolo Cimino esibendosi in “live elettronics” basati sulla pura improvvisazione. A Bologna insegna all’Università ed in scuole di musica come il “Music Studio” di Antonio Curaro e l’ Associazione “Katia Bertasi”, lavorando con cantanti, attori e con persone che cercano nell’esplorazione vocale un mezzo per affrontare problematiche personali di varia natura. Nel 2007 si trasferisce in Germania dove canta nel duo “Airphonema” ed “Asian Stars”.








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