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21/11/2017 09:01:34 - Manduria - Cultura

«I ragazzi devono essere aiutati a conoscere i nostri valori, conservando i loro, quelli di origine»

 

Un racconto che è, anche, un desiderio e, al tempo stesso, un auspicio: l’accoglienza e l’integrazione dei migranti che, sfuggendo dalle guerre e dalla miseria dei loro Paesi, rischiano la vita su gommoni o imbarcazioni di fortuna.

La presentazione di “Come in Africa”, il racconto di Alba Mazzarella che è risultato fra i vincitori del concorso letterario “Puglia quante storie” e, pertanto, pubblicato nella omonima raccolta, ha rappresentato anche lo spunto per riflettere sui tanti drammi che, quotidianamente, si consumano sulle varie rotte del Mediterraneo e sulla necessità di tendere la mano a questi “fratelli”.

«Ci vorrebbe un maggior senso di umanità» l’invocazione di Alba Mazzarella, nel corso di una serata molto gradevole, alla quale hanno partecipato, oltre ai ragazzi del centro Sprar di Manduria (che, attraverso il progetto di integrazione culturale “FAMI . FA.Ci.Le”, frequentano dei corsi di alfabetizzazione primaria presso il liceo “De Sanctis-Galilei” di Manduria), la responsabile del settore Immigrazione della cooperativa “Rinascita”, Anna Cordella, e il direttore del Piano Sociale di zona, Raffaele Salamino.

Integrazione che può avvenire promuovendo un cambiamento culturale e un nuovo modello di accoglienza, rafforzando le conoscenze e le competenze, svolgendo percorsi di inclusione sociale, facendo rete con i servizi territoriali e informando e sensibilizzando nuovi attori (ad esempio, come sta avvenendo a Manduria, scolaresche, associazioni e cittadinanza in generale) sui temi riguardanti le migrazioni e i rifugiati.

«I ragazzi devono essere aiutati a conoscere i nostri valori, conservando i loro, quelli di origine» ha rimarcato Anna Cordella. «Vanno inseriti in centri di ospitalità di piccole dimensioni: a Manduria, ad esempio, i ragazzi sono 25. Assistendoli in un percorso, non sempre facile, di integrazione e condivisione».

Percorso, questo, sostenuto dal Piano Sociale di zona, come rimarcato da Raffaele Salamino nel corso della serata dell’altro ieri, introdotta dal presidente della Pro Loco, Domenico Sammarco (l’iniziativa era inserita nella rassegna “Pro Liber” dell’associazione turistica), e moderata dalla docente Erika Bascià.

«Possiamo fare molto di più» la conclusione dell’autrice Alba Mazzarella, che, nel suo racconto, ha immaginato un esempio di integrazione avvenuto nella sua città d’adozione, Manduria, forse ricordando la gara di solidarietà di tantissimi manduriani, quando, alcuni anni fa, fu allestito la tendopoli sulla via per Oria.











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