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09/12/2017 08:20:46 - Manduria - Cultura

Lo scrittore è il primo manduriano ad essere inserito tra le voci dell’enciclopedia Treccani

 

“Nella perfida terra di Dio” di Omar Di Monopoli è tra i dodici finalisti all’ambito titolo di “Miglior libro dell’anno”. Inoltre, lo scrittore pugliese è il primo manduriano ad essere inserito tra le voci dell’enciclopedia Treccani: già disponibile in rete quella on line, la cartacea sarà invece pronta presumibilmente nel 2018.

E’ stato sicuramente un anno straordinario per Omar Di Monopoli, che ha pubblicato nel giugno scorso l’ultimo romanzo con la prestigiosa casa editrice Adelphi: “Nella perfida terra di Dio” ha riscosso in questi mesi un ampio consenso di critica e del pubblico incontrato in un lungo tour per ben 40 città da nord a sud dello stivale.

Ora ha anche questa importante opportunità: vincere il titolo di “Miglior libro dell’anno”. La designazione del romanzo vincitore avverrà domenica, in diretta radiofonica dagli studi Rai, durante il programma «Più libri, più liberi», kermesse annuale tra le più importanti del panorama editoriale nostrano, che quest’anno si svolgerà all’interno della futuristica “Nuvola” di Fuksas, nel quartiere Eur a Roma. Per votare il libro dell’autore messapico basta inviare una semplice mail entro le 15 di domenica all’indirizzo fahre@rai.it con scritto il titolo del libro o il nome dell’autore.

Noir mediterraneo dai risvolti gotici, il libro è un romanzo di grande impatto espressionista che parla di santoni guaritori e Sacra Corona Unita, ma anche e soprattutto di un sud dimenticato e travolto dai fumi tossici dell’ILVA.

La casa editrice milanese, che da più di cinquanta anni è considerata il fiore all’occhiello dell’editoria nazionale (nel suo catalogo nomi quali Sciascia, Gadda e Faulkner), ristamperà in primavera anche il primo romanzo dello scrittore di Manduria, quell’«Uomini e cani» a lungo in predicato per diventare una pellicola con Sergio Rubini e che, ci si augura, tornando sugli scaffali delle librerie italiane sotto l’egida di un nuovo e più autorevole marchio vedrà l’attore - e la casa di produzione sinora detentrice dei diritti cinematografici - rimettere mano al progetto di trasposizione filmica della storia.

«Di Monopoli ha scelto la Puglia come luogo di ambientazione del narrato, trascolorandola in una terra immaginaria eppure del tutto simile a quella reale,» è riportato nell’enciclopedia Treccani, «e ritraendone miserie, marginalità e universi criminali attraverso l’uso di un linguaggio personalissimo, che oscilla tra aulicità e dialettismi in un magma evocativo e pulsante fin dalla prima prova letteraria, il romanzo “Uomini e cani” (2007), cui hanno fatto seguito “Ferro e fuoco” (2008) e “La legge di Fonzi” (2010), a comporre una trilogia neowestern fortemente debitrice alla narrativa novecentesca del Sud degli Stati Uniti».











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