giovedì 28 marzo 2024

16/05/2019 09:50:19 - Provincia di Taranto - Attualità

«È inaccettabile che il Ministro possa sciogliere il sindacato che metta in pericolo la “coesione interna”, locuzione così evanescente da prestarsi facilmente ad abusi»

 

La futura disciplina dei sindacati militari al centro della prima riunione della segreteria nazionale del Sindacato Italiano Militari Guardia di Finanza, che si è svolta nei giorni scorsi a Palagiano alla presenza del segretario generale Cleto Iafrate e del presidente Andrea Leccese.

«In Commissione Difesa della Camera dei deputati continuano a essere proposte norme che di fatto sterilizzano la storica sentenza n. 120/2018 della Corte Costituzionale: si intendono limitare eccessivamente i poteri delle nuove organizzazioni sindacali, ponendole in qualche modo sotto il controllo dei vertici militari» è stato rimarcato nel corso della riunione. «È senza dubbio inaccettabile, perché in netto contrasto con l’art. 39 della Carta costituzionale, prevedere che i sindacati possano essere costituiti solo dopo l’autorizzazione del Ministro. È inaccettabile che il Ministro possa poi sciogliere il sindacato che metta in pericolo la “coesione interna”, locuzione così evanescente da prestarsi facilmente ad abusi: il sindacato più battagliero potrà così essere eliminato in un batter d’occhio con provvedimento ministeriale. Ed è inaccettabile che delle controversie sulle condotte antisindacali si debbano occupare gli organi della giustizia amministrativa e non il giudice ordinario come accade per tutte le altre categorie di lavoratori: una tutela che appare ictu oculi assolutamente inadeguata, considerato che i militari dovranno combattere una guerra ad armi impari rivolgendosi a un giudice con limitati poteri istruttori. L’unica soluzione giuridica costituzionalmente orientata è invece costituita dalla devoluzione alla giurisdizione del giudice ordinario».

La riunione si è conclusa con una riflessione sul ruolo dei sindacati: lo scopo del sindacato sarà impegnarsi per rendere effettiva la prescrizione dell’art. 97 della Costituzione. Il fine deve essere il buon andamento, l’efficacia e l’efficienza dell’organizzazione.

«Militari più tutelati, meglio retribuiti, più preparati, più motivati – queste le parole del presidente –  potranno svolgere sempre meglio il proprio lavoro, con innegabili vantaggi per tutta la collettività».









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