venerdì 19 aprile 2024

24/06/2019 17:19:24 - Maruggio - Attualità

Ecco alcune delle foto postate in rete

Si è rinnovata domani a Maruggio una sentitissima e bella tradizione: l’infiorata, che è una gioia per gli occhi dei fedeli e, in generale, di tutta la comunità. Evento che ha presentato una novità artistica: sono stati ricostruiti per la prima volta, con i petali dei fiori, i volti di don Ambrogio Grittani e di don Tonino Bello.

La festa del Corpus Domini, che si è celebrata nella giornata di ieri, è stata solennizzata, come ormai da quattro anni, con la sublime infiorata: variopinti tappeti di fiori e sale, sciorinati per la navata centrale della chiesa Matrice di Maruggio, dedicata alla Santissima Natività di Maria Vergine.

«Nessuna ambizione di gareggiare con infiorate più celebri e “monumentali”, tanto meno con quella, famosa in tutto il mondo, che si tiene a Genzano, eppure quello che si compie a Maruggio è un piccolo miracolo di devozione popolare e di efficientissima organizzazione» è riportato in una nota dei promotori dell’infiorata di Maruggio,

«Stupisce e commuove vedere come, anno dopo anno, numerosi volontari si prodighino per “dare una mano” per la buona riuscita di questa festa. 

E allora: tutti in ginocchio - letteralmente - per ore e ore, sul duro marmo della chiesa Madre, a comporre con arte sapiente e con “santa pazienza” le immagini rappresentate, che di anno in anno si rinnovano: il calice, il pane spezzato, l’immagine del Cristo che istituisce l’Eucarestia, la tradizionale croce di Malta e - grossa novità per quest’anno - le immagini di don Ambrogio Grittani e don Tonino Bello, due straordinari sacerdoti della nostra terra di Puglia, che hanno manifestato e testimoniato con le loro opere il desiderio di prendere per mano i poveri e gli esclusi della società.

Tutto abilmente prende forma, a partire da umili e coloratissimi materiali: dalla stesura dei cartoni su sui vengono apposti i disegni, ai tanti petali di fiori e sale colorato… ma soprattutto fantasia e inventiva, creatività e attaccamento alla tradizione».

I preparativi, in realtà, sono cominciati per i volontari già da lunedì scorso; sono preparativi faticosi, ma fatti tutti insieme in allegria. 

Il tutto è culminato con la processione, in cui il parroco e ideatore don Antonello Prisciano, mostrando il Santissimo, ha sfilato devotamente sui tappeti floreali, calpestando leffimero splendore dei profumati disegni.









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