venerdì 19 aprile 2024

26/04/2021 07:47:28 - Salento - Attualità

Roberto Romito, presidente regionale ANP Puglia: «Il decreto legge governativo e l’ordinanza di Emiliano sono fra loro contrastanti. La scuola si trova nel mezzo: priva di reali poteri di intervento, schiacciata fra contrastanti prese di posizione politiche non prive di demagogia»

«Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di venerdì il decreto-legge sulle “riaperture” (DL n. 52 del 22.04.2021, questo il link:http://www.anppuglia.it/wp-content/uploads/2021/04/20210422_096.pdf).

E’ stata altresì pubblicata l’ennesima “nuova” ordinanza del Presidente Emiliano (la n. 121, scaricabile al link http://www.anppuglia.it/wp-content/uploads/2021/04/2021_04_23_ordinanza-121_signed.pdf).

Le due norme sono fra loro contrastanti: il decreto-legge governativo tende ad aumentare fino al 100% la frequenza scolastica in quest’ultimo scorcio di tempo prima del termine delle lezioni. L’ordinanza di Emiliano si muove in senso contrario, attraverso la ben nota scelta affidata alle famiglie di seguire le lezioni a distanza. Il prolungamento di questa misura addirittura “sino alla conclusione dell’anno scolastico” (ricordiamo che l’anno scolastico finisce il 31 agosto) sembra scommettere sulla permanenza, quando non nel peggioramento, degli attuali livelli di contagio, confermando la ormai consueta visione del presidente della Regione circa la “pericolosità” intrinseca delle attività scolastiche. Mentre per altri settori, di maggiore rilevanza economica (ristorazione, turismo, mobilità), sembra prevalere una visione nettamente più “aperturista”.

La scuola si trova nel mezzo: priva di reali poteri di intervento, schiacciata fra contrastanti prese di posizione politiche non prive di demagogia, è sottoposta a continue modifiche di assetti organizzativi, frutto di colpe non sue ma attribuibili invece all’incapacità di affrontare efficacemente l’emergenza COVID e le sue criticità nel campo dei trasporti, della sanità e dell’edilizia scolastica, di competenza di regioni ed enti locali.

A causa di queste criticità non risolte, il decreto governativo rischia di rappresentare una fuga in avanti, essendo di fatto inapplicabile pienamente, almeno per quanto riguarda le disposizioni sulla scuola superiore. E l’ordinanza di Emiliano si pone come rimedio “fai da te”, affidando al caso e alla mutevolezza della percezione del rischio COVID da parte delle famiglie la speranza di una limitazione della presenza nelle scuole, come ormai avviene da più di sei mesi.

A questo siamo arrivati in Puglia, a causa del COVID: a sperare che a scuola non si torni, anche se si potrebbe e, soprattutto, si dovrebbe, in particolare per le scuole del primo ciclo?

Assecondare questa tendenza rinunciataria, per eccessiva prudenza, per calcolo o per comodo, porterà inevitabilmente a far prevalere l’idea che la scuola non sia poi così importante.

E allora, qualcuno si potrebbe chiedere: perché investire su di essa?

Torniamo dunque a chiedere, a nome di una categoria - quella dei dirigenti delle scuole - che ha profuso il massimo impegno per garantire il servizio scolastico pur in mezzo a tutte le difficoltà degli ultimi due anni scolastici, che si possano riaprire presto e in sicurezza le scuole - senza ricorrere più alla distorsione della DAD “a scelta” - attraverso:

·        screening periodici (tamponi rapidi o altro) da effettuare sistematicamente sugli alunni e sul personale, per tenere sotto controllo l’andamento del contagio nelle scuole;

·        rapida attivazione dei team di operatori scolastici sanitari (i TOSS), la cui istituzione è stata deliberata dalla giunta regionale sin dallo scorso gennaio ma che ancora non si sono visti nelle scuole;

·        interventi improcrastinabili di edilizia scolastica e reperimento di spazi aggiuntivi per l’attività scolastica: è da maggio scorso, un anno ormai, che se ne parla, ma pochissimo si è visto;

·        interventi di razionalizzazione dell’organico, con la soluzione del problema delle classi sovraffollate rispetto agli spazi disponibili».

 

Roberto Romito

Presidente regionale ANP Puglia









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