venerdì 29 marzo 2024

15/03/2022 07:10:35 - Salento - Attualità

L’animale era coccolato dai residenti del centro storico che lo chiamavano affettuosamente “Pierluigi”. Per l’uomo e' stato chiesto un tso

E’ un clochard di origine slovena il responsabile della brutale uccisione di un gattino, avvenuta a Lecce nel centro storico sotto gli occhi delle telecamere di videosorveglianza.

Ad individuarlo sono stati due giovani a cui si era rivolto per ricevere informazioni sulla mensa Caritas . I due giovani lo hanno riconosciuto grazie alle immagini virali che hanno fatto il giro del web, e indicato pochi metri dopo ad una pattuglia di agenti di polizia locale che lo hanno raggiunto e fermato . L’uomo, in evidente stato di disagio mentale, è stato portato presso la sede del Comando di Polizia locale. Nei suoi confronti è stata avanzata all'Asl la richiesta di Tso.

Il fatto è diventato immediatamente di dominio pubblico grazie alla nitida ripresa, poi diffusa, delle immagini di un impianto privato di videosorveglianza.

Nel video si vede un uomo che stana il gatto e lo fa scappare dal luogo dove si è rifugiato, sotto una automobile parcheggiata in Corte dei Guarini. Poi lo insegue e lo tramortisce con un forte calcio. Il primo di una lunga serie. Lo colpisce a lungo, tirandogli addosso un oggetto che ha in mano e saltandogli sopra con un piede. La violenza è cieca, assoluta. Si ferma solo quando si accorge che il povero animale non si muove più.

Il gatto aveva un nome. Sia pur randagio era coccolato dai residenti che lo chiamavano affettuosamente Pierluigi. Era curato e ben nutrito. Non si comprende perché l'uomo, che non sapeva sicuramente di essere ripreso, abbia infierito così sul povero animale.









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