venerdì 19 aprile 2024

23/12/2022 17:39:35 - Puglia - Attualità

Ci sono molte buone ragioni per cui vale la pena investire nel social media marketing, a partire dalla popolarità dei social media stessi

Perché investire nel social media marketing?

Ogni giorno, milioni di italiani si connettono a Internet per i motivi più diversi: informarsi, intrattenersi, tenersi in contatto con amici, parenti e colleghi, o addirittura fare shopping. 

Le aziende moderne conoscono bene queste abitudini e, al di là delle classiche manovre di marketing, molti scelgono di investire nei propri profili social, acquistando delle interazioni extra; questo servizio, infatti, garantisce un aumento naturale della visibilità nel breve e medio termine, portando una crescita di iscritti e quindi di potenziali clienti.

Questa strategia rientra a pieno nella definizione di social media marketing, una forma di marketing digitale per aziende e liberi professionisti con la necessità di espandersi online, promuovendo prodotti e servizi tramite uno o più social network. Con le giuste mosse di social media marketing, è possibile generare interazioni con i potenziali clienti, fidelizzandoli e spingendoli a interagire con il brand.

Ci sono molte buone ragioni per cui vale la pena investire nel social media marketing, a partire dalla popolarità dei social media stessi.

  1. Il social giusto raggiunge il pubblico giusto

Le persone usano Internet per circa 7 ore al giorno, di cui buona parte tramite dispositivi mobili; durante le sessioni di navigazione, oltre il 70% degli italiani utilizza i social media.

I social network preferiti di ciascun utente variano in base a età e interessi, ma in Italia alcune piattaforme si sono affermate più delle altre.

YouTube, Facebook e Instagram

YouTube, con i suoi 35 milioni circa di utenti mensili, riesce a interessare l’utente medio dai 16 ai 45 anni con tutorial, attualità, notiziari e intrattenimento di vario genere. Su questo social è nata la figura dello youtuber, un influencer affermato seguito da molti affezionati. Parecchie aziende scelgono di affidarsi agli youtuber per promuovere prodotti e servizi tramite inserimenti a pagamento oppure invio di prodotti gratuito, da mostrare all’interno di video, live e shorts. Altre, invece, preferiscono realizzare dei brevi sponsor da porre prima, durante e dopo i video dei creator.

Facebook è un sito usato ogni mese da 35 milioni di persone con un’età media di 35 anni (con una buona fetta di utenti ultracinquantenni). Si tratta della piattaforma perfetta per rivolgersi a famiglie e adulti con o senza figli, interessati a moda, servizi finanziari e assicurativi, intrattenimento, notizie e sanità. Le aziende possono interagire con i clienti in tempo reale, promuovendo il sito e l’assistenza. Facebook è una piattaforma per le piccole e medie imprese, ma anche per quelle più grandi.

Instagram, con i suoi 28 milioni di utenti italiani al mese, è un social fortemente visivo dedicato a immagini e video, molto amato dai giovani. Il social si basa perlopiù sulla condivisione dei contenuti, in particolare dei video verticali detti reels. Le aziende che devono puntare su Instagram sono quelle che vendono prodotti con una forte componente estetica (arte, moda, design, fotografia, ecc.).

Altri social per aziende specifiche

Gli altri social network, come Pinterest, LinkedIn e Twitter, sono usati da un numero inferiore di utenti rispetto alle piattaforme finora citate; tuttavia, ciascun social può soddisfare un pubblico molto specifico:

  • Pinterest è il social giusto per le aziende che si occupano di arte, artigianato, arredamento, cucina, architettura e fai da te;
  • LinkedIn è perfetto per cercare nuovi dipendenti e selezionare velocemente i candidati;
  • Twitter è la piattaforma dedicata alle aziende che si occupano di notizie, viaggi, sport e tecnologia (inclusi i videogiochi).
  • Discorso a parte per TikTok, una piattaforma in costante crescita con moltissimi iscritti minorenni e giovanissimi. TikTok è una piattaforma in cui le aziende possono reclutare influencer per delle sponsorizzazioni pagate, con la certezza di raggiungere un buon numero di potenziali clienti.
  1. Campagne pubblicitarie mirate

La maggior parte delle aziende si rivolge a un determinato pubblico, che potrà ritrovare più facilmente in determinate piattaforme. Ciascun social network è in grado di profilare gli utenti in base alle loro preferenze, mostrando degli annunci pubblicitari specifici.

Qualunque azienda utilizzi i social network come mezzo per farsi conoscere potrà così raggiungere il target corretto grazie alle campagne promozionali.

  1. Pubblicità (anche) gratuita

Anche i post non sponsorizzati potranno comunque raggiungere il pubblico giusto grazie a un uso ottimale degli strumenti di pubblicazione di contenuti.

Molte aziende si affidano ai social media manager proprio per poter:

  • creare un piano editoriale consistente;
  • pubblicare contenuti di buona qualità;
  • sfruttare a proprio vantaggio metadati e SEO;
  • interagire con il pubblico;
  • migliorare la reputazione online del brand.

Inoltre, gli utenti tendono spesso a condividere spontaneamente video o immagini in cui sponsorizzano gratuitamente un prodotto o un servizio; condividendo tali contenuti, l’azienda potrà dimostrare il suo pubblico apprezzamento per il sostegno dei clienti e godere di pubblicità gratuita.









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