venerdì 19 aprile 2024

19/01/2023 11:51:24 - Manduria - Attualità

Nella mostra "24 Scatti Bike: L’uomo e la Bicicletta" allestita presso i Produttori di Manduria anche le bici custom del progetto “LaToroti” realizzate dall’artigiano-designer Enzo Lecce

 

Sino al 2 febbraio saranno esposte presso la Sala del Museo della Civiltà del Vino Primitivo di Manduria le fotografie vincitrici dell’undicesima edizione del concorso dedicato al rapporto che lega l’uomo alla bicicletta. L'inaugurazione della mostra è in programma per le ore 17:00 di giovedì 19 gennaio.

Gli scatti sono di: Antoaneta Obretenova (Bulgaria), Anurag Choudhury (India), Attilio Tripodi (Italia), Buzdugan Mihai Codrin (Romania), Dipak Ray (India), Enamul Kabir (India), Gerasimenko Alexey Alexandrovich (Bielorussia), Giovanni Moglia (Italia), Hezy Holzman (Israele), Ivan Tsupka (Ucraine), João Coutinho (Portogallo), Joe Flood (Usa), Josef Hinterleitner (Austria), Liza Zats (Russia), Marina Zharkova (Russia), Marko Radovanovic (Canada), Mikhail Shirokov (Russia), Morteza Heidarian (Iran), Riccardo Maffioli (Italia), Sandi Bertoncelj (Slovenia), Seyed Mohammad Tabrizi (Iran), Shridarshan Shukla (India), Syed Mahabubul Kader (Bangladesh), Trevor Clarke (Usa). Photo cover di Roberto Serra.

In contemporanea saranno esposte anche le biciclette custom del progetto “La toroti” dell'artigiano e designer Vincenzo Lecce.

Durante i tre giorni saranno anche esposte alcune biciclette custom del progetto “LaToroti” realizzate dall’artigiano-designer Enzo Lecce.

«Da sempre la passione per il vintage delle due ruote mi ha interessato e mai abbandonato. Anzi negli ultimi anni è cresciuta a dismisura tanto da convertirla in realtà con il progetto “La toroti”» ci racconta Enzo Lecce.

«Ho sempre pensato che la bici (macchina semplice e indistruttibile) racchiude in sé un senso pieno di libertà, avvertito nelle persone di ogni età, che ti consente di cogliere tutte le bellezze dei luoghi che incontri e attraversi sia pure con una semplice escursione. Amo e mi diverte recuperare vecchie bici e porre rimedio al torto fattole, specialmente quando si abbandonano in cantine, garage e soffitte, in attesa di discarica.

In loro riscopro dettagli che diventano input per la mia fantasia, dando libero sfogo alla mia creatività e al mio estro. Penso, studio e realizzo poi pezzi unici, esclusivi e attualissimi; a loro restituisco, da semplice ferro destinato alla rottamazione, non solo la strada, ma una seconda vita, con tutta l’ammirazione che meritano, essendo diventati esemplari singolari e irripetibili..

Ogni bici viene poi numerata e raccontata in un libretto (vera carta d’identità) anche lui unico perché scritto con una vecchia macchina Olivetti Lettera 32 e rilegato a mano.

Preferisco lavorare e cimentarmi con le bici di una volta perché “le nonne” hanno una maggiore personalità rispetto alle moderne, i cui modelli sono quasi tutti omologati. La vera scommessa o sfida è quella di realizzare un prodotto che il mercato comune non propone, per mancanza di idee e per politiche di mercato.

Per il logo ho scelto come un termine del mio dialetto “To Roti” (= due ruote), che veniva usato dai contadini per indicare la bici; anche i nomi dei vari modelli sono scelti con vocaboli dialettali e sono per lo più aggettivi qualificativi al femminile o apposizioni.

Per le tonalità e le associazioni dei colori (anche degli accessori), che restituiscono lucentezza e bellezza alle bici, mi ispiro alla natura che mi circonda: il giallo del sole, il blu del mare e il marrone della terra».

E’ possibile ammirare i lavori di Enzo Lecce al seguente indirizzo di posta elettronica: www.latorotibici.com».

Il progetto "24 Scatti Bike" è organizzato dall' Associazione Aeneis 2000 e curato da Vincenzo De Leonardis con il patrocinio della Regione Puglia. Questa esposizione in provincia di Taranto si avvale della collaborazione di ASD Bari Motivation Bike, Puglia Bici e Futuro, La toroti, Produttori di Manduria, Fulvio Morgese

La mostra, con scatti provenienti da quasi tutti i continenti del Mondo, ci regala una visione della bicicletta a 360 gradi. Si spazia dal duro lavoro dei ciclisti del Kolkata che trasportano la legna all'omaggio patinato alla moda italiana; dalla scalata  in mountain bike sulle  Alpi Giulie ai colorati partecipanti alla Dc Bike Parade di Washington; dall'anziano che si muove con la sua due ruote nell'antichissima città iraniana di Mashhad  al bambino che partecipa ad una gara a Gomel in Bielorussia.









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