giovedì 28 marzo 2024

21/05/2023 08:45:14 - Salento - Attualità

«Avviare una nuova stagione di investimenti sul sistema di istruzione e formazione, libera da condizionamenti ragionieristici che non hanno alcun risvolto pedagogico educativo»

La Cisl Scuola Taranto Brindisi alla manifestazione unitaria Cisl, Cgil E Uil a Napoli. Vi proponiamo l’intervento del segretario generale Cisl Scuola Fabio Mancino.

«In migliaia dalla Puglia per la scuola, l'istruzione, la formazione a chiedere una nuova stagione dei diritti e del lavoro. Una stagione di riforme mettendo al centro la ripresa del Mezzogiorno con più Scuola, investimenti, piena attuazione Pnrr.

Dopo tante assemblee nelle scuole, siamo partiti in migliaia dalla Puglia, organizzati dalle strutture confederali provinciali, da ogni angolo della regione per la manifestazione interregionale di Napoli per riannodare immediatamente il confronto del governo con le parti sociali.

Per la Scuola, l’istruzione, la formazione chiediamo una nuova stagione dei diritti e del lavoro: è scaduto il tempo delle azioni inefficaci su rinnovo contratto scuola, reclutamento e precariato, mobilita del personale, organici docenti e Ata, il fenomeno di riduzione post pandemia e gli studenti in crisi, il dimensionamento. La detanatalità non è una novità, siamo nel pieno del della popolazione scolastica, entrambi l’effetto di scelte sbagliate della politica sulla famiglia

La novità sarebbe una politica che non preveda ricadute sugli organici facendosi scudo della denatalità, la novità sarebbe l’eliminazione dei vincoli sulla mobilità (con il contratto) per ricomporre, riunire le famiglie, o facilitare il formarsene di altre. Per uscire dall’inverno demografico bisogna dare sostanza al lavoro dei nostri giovani e delle donne, e nella scuola è possibile con una programmazione seria del reclutamento.

Vogliamo che la lotta alla precarietà lavorativa ed esistenziale diventi una vera e propria ossessione per la politica.

In sintesi le richieste contenute nel documento:

-         avviare una nuova stagione di investimenti sul sistema di istruzione e formazione, libera da condizionamenti ragionieristici che non hanno alcun risvolto pedagogico educativo;

-         rinnovare immediatamente il CCNL "Istruzione e Ricerca";

-         stabilire immediatamente nuove regole per garantire la puntualità dei rinnovi contrattuali, anche ricorrendo a penalizzazioni per chi si rende responsabile dei ritardi;

-         autorizzare una maggiore dotazione organica del personale docente e ATA per contrastare i divari territoriali e la dispersione scolastica;

-         adozione di  un sistema di reclutamento che elimini il precariato e che consenta la stabilizzazione del personale della scuola;

-         eliminare il numero chiuso delle università per conseguire la specializzazione all’insegnamento E TFA

-         evitare interventi di legge su materie pattizie quali la formazione in servizio e il trattamento economico del personale;

-         definire, una volta per tutte, le regole per la mobilità territoriale e professionale del personale docente eliminando i vincoli;

-         evitare che i vigenti provvedimenti legislativi riferiti al dimensionamento delle scuole provochino la desertificazione istituzionale delle periferie e dei piccoli comuni;

-         ripensare la mobilità interregionale dei Dirigenti Scolastici con l’estensione del contingente alla totalità dei posti vacanti nelle diverse Regioni e con l’eliminazione di qualsiasi vincolo restrittivo

Per quanto riguarda la riduzione della popolazione scolastica  si deve considerare che La Puglia perde oltre 10mila alunni. 

Il decremento della popolazione scolastica avrebbe dovuto far pensare alla politica ad una riduzione del numero di alunni per classe, considerarla quindi una opportunità e fare in modo che si possa erogare un’offerta formativa qualitativamente più alta, e fare in modo di combattere il dilagante fenomeno della dispersione scolastica.

La soluzione è aumentare il tempo scuola ma non ad organici invariati, aumentando il personale docente e Ata e diversificando le attività didattiche, sfruttando l’occasione importante del Pnrr con il quale si ha l’opportunità di creare ambienti nuovi, innovativi, più accoglienti, confortevoli in gradi di ospitare per più ore al giorno gli allievi in una logica di adeguamento di spazi tempi e modi nuovi per tenere i ragazzi a scuola in una comunità educante sempre più al passo coi tempi.

Sulla questione precariato c’è un bisogno di coprire un vuoto di organico mai visto prima d’ora (circa 94.000 posti di OD vuoti, al 2024 saranno 120.000, un parterre di posti mai così ampio nella storia della Scuola. E allora come Cisl Scuola chiediamo che la modalità di assunzione da graduatorie provinciali GPS non rimanga una procedura estemporanea, ma entri a far parte in modo strutturale di un sistema di reclutamento che non sia più ispirato da ideologismi ma tenga conto della realtà dei fatti valorizzando l’esperienza di lavoro di cui la Scuola ha comunque bisogno per poter funzionare regolarmente (il nuovo doppio canale).

Manifestiamo senza pregiudiziali ideologiche e senza indietreggiare rispetto alla necessità di avere risposte e soluzioni  concrete al disagio delle famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese per l’aumento dei prezzi, con l'incendiarsi  dell’inflazione, al disagio dei giovani precari paralizzati in una gabbia senza futuro, al disagio degli studenti universitari per i tagli al diritto allo studio e per non potersi permettere case/stanze per studenti a causa del caro affitti; il disagio delle donne che trovano bloccato l’ingresso nel mercato del lavoro o non riescono a ricongiungersi alla famiglia o peggio se precarie, e nella scuola ci sono oltre 200.000 precari, in tante decidono di rinunciare ad essere madri».

 

Il segretario generale Cisl Scuola

Taranto e Brindisi

Fabio Mancino









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