lunedì 02 dicembre 2024


04/10/2023 16:59:26 - Puglia - Attualità

Bari è sempre più vicina ai 2.000 euro al metro quadro di media, Taranto scivola sotto i 1.000 euro/mq

Il mercato immobiliare pugliese mostra un deciso rallentamento nel terzo trimestre, con i prezzi di vendita ad interrompere una crescita che ha sfiorato i due punti percentuali nell’ultimo anno, fermandosi questo trimestre al -0,2%. Gli affitti, allo stesso tempo, rallentano la propria corsa senza però invertire la rotta, con il dato trimestrale pari al+3%(negli ultimi dodici mesi i canoni sono cresciuti del 6,2%). Queste le principali evidenze tratte dall’Osservatorio trimestrale sul mercato residenziale lombardo ad opera di Immobiliare.it Insights, la proptech company del gruppo di Immobiliare.it, il portale immobiliare leader in Italia, specializzata in analisi di mercato e data intelligence.

Comprare casa in Puglia costa, oggi, 1.348 euro al metro quadro di media, mentre per affittarla servono 8,3 euro/mq.

Le principali evidenze di mercato

Guardando ai principali indicatori di mercato, l’offerta di appartamenti in vendita si stabilizza nel trimestre (-0,2%) dopo un anno all’insegna del segno meno. Dodici mesi difficili anche per la domanda, che però vede invertire la rotta nell’ultimo trimestre: +0,8%.

Situazione più dinamica per le locazioni, con l’offerta di immobili in affitto che cresce del 12,6% rispetto a tre mesi fa, con un passo più deciso rispetto a quello registrato nell’ultimo anno (+5,7%). Ancora più marcati i miglioramenti della domanda, che contrastano il -1% su base annua con un dato trimestrale di crescita pari al +14%.

I principali trend di vendita in regione

La città più cara della regione è Bari, che ormai da mesi continua il proprio graduale avvicinamento a quota 2.000 euro al metro quadro. A fine settembre il capoluogo pugliese si ferma a quota 1.984 euro/mq, in rialzo dell’1,3% su base trimestrale e di oltre cinque punti percentuali su base annua. In un quadro che asseconda il trend regionale tendente alla stabilità dei prezzi, Bari è anche la città che cresce di più nell’ultimo trimestre. Guardando oltre i capoluoghi di provincia, il territorio dove il mattone ha guadagnato più valore negli ultimi tre mesi è la provincia di Brindisi (+1,9%, a 1.192 euro/mq).

Il comune più economico in Puglia è invece Taranto, che sta progressivamente compiendo un percorso inverso a quello di Bari. Scivolata ormai da mesi sotto quota 1.000 euro al metro quadro, chiude questo trimestre al -0,2% e a 955 euro/mq.

Si osserva una situazione peculiare guardando allo stock di immobili in regione, con quasi tutte le province a vedere un accumulo di immobili offerti in vendita in questo trimestre, mentre l’offerta di appartamenti in vendita nelle rispettive città capoluogo di provincia sembra muoversi in senso opposto. Fa eccezione Taranto, dove lo stock in provincia è stabile mentre aumenta in città (+1,9%).

Guardando alla domanda, prevalgono i segni più con il comune di Barletta a guidare gli incrementi trimestrali, sfiorando il +20%. Tra le principali variazioni negative si segnala invece la città di Andria, -6,5% negli ultimi tre mesi.

I principali trend delle locazioni in regione

Come per le vendite, Bari si conferma la città più cara anche negli affitti, con i suoi 11,1 euro al metro quadro di canone medio. Il capoluogo pugliese ha visto gli affitti crescere di 5 punti percentuali nel trimestre, un ritmo importante, ma comunque ridotto rispetto al passo annuale (+16,3%). Anche in questo caso, la città di Taranto rappresenta il territorio più economico, stabile a 6,4 euro/mq.

Il territorio che cresce di più è invece la provincia di Andria – Trani – Barletta, con canoni ormai prossimi a 10 euro al metro quadro di media e un rincaro trimestrale di 17 punti percentuali. Tra i territori in cui l’affitto ha frenato maggiormente in regione, invece, segnaliamo la provincia di Foggia (-6,6%).

Guardando agli indicatori di mercato, in accordo con il trend regionale aumenta lo stock di immobili in affitto in molti territori, con la provincia di Andria – Barletta – Trani che li vede quasi triplicare nel trimestre. La città di Bari sperimenta un incremento pari al +8%, mentre la sua provincia presenta un accumulo più marcato, +30% negli ultimi tre mesi. Tra le eccezioni si segnalano invece i comuni di Andria e Trani, intorno al -15% nel trimestre.

La domanda di immobili in affitto cresce in diversi territori, con un picco proprio nella città di Andria, dove questa raddoppia nel trimestre, seguita dal capoluogo Bari (+30%).Dimezzata, invece, quella della provincia di Andria – Trani – Barletta, in accordo al deciso incremento dello stock.

 











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