sabato 14 dicembre 2024


07/10/2023 16:18:32 - Puglia - Attualità

Sono stati presentati anche la pergola agrivoltaica per una vigna in salute ed il cappero biodiverso

Dalle orecchiette e rape prêt-à-porter all’olio in polvere, dalla pergola agrivoltaica per una vigna in salute alla vite in scatola, fino al cappero biodiverso, sono tutte le idee agricole e agroalimentari geniali realizzate dai giovani innovatori della Puglia. Sono le rivoluzionarie novità ideate dai giovani nelle campagne e presentate a Bari alla premiazione degli Oscar Green 2023 dei giovani agricoltori della Coldiretti, alla mostra della creatività Made in Italy, per garantire l’autosufficienza alimentare ed energetica, oltre alla tutela dell’ambiente, uno sforzo innovatore emerso nonostante gli effetti dei cambiamenti climatici e degli eventi estremi sulle campagne e la crisi generata dal conflitto in Ucraina.

Sono già oltre 13mila le imprese agricole condotte da under 35 nonostante la crisi causata dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina, nuove leve green – aggiunge Coldiretti Puglia - che hanno scelto di investire il proprio futuro in campagna dove portano innovazione, sostenibilità, competitività ed efficienza, in Puglia dove il 26% dei capoazienda giovani ricorre alla vendita diretta in azienda e il 14% a quella fuori azienda, contro il 17% ed il 10% per i capoazienda con più di 40 anni.

“Delle aziende agricole condotte da giovani in Puglia il 15,3% sul totale è bio ed il 23% impegnato nelle stalle, con le nuove idee green per garantire cibo ed energia alla Puglia contro la crisi scatenata dalla guerra ed il blocco dei rifornimenti di materie prime agricole e il ricatto russo sul gas e sul petrolio”, ha affermato Donato Mercadante, delegato di Coldiretti Giovani Impresa Puglia, nel sottolineare che “il 12% delle imprese giovani nei campi – precisa la Coldiretti - svolge attività connesse che sono dunque in prima linea nel modello di agricoltura multifunzionale con importanti ricadute sull'ambiente e sulla collettività, come nel caso della produzione di energie rinnovabili o l'agricoltura sociale”, ha concluso Mercadante.

I FINALISTI DELL’OSCAR GREEN 2023 DI COLDIRETTI PUGLIA

CATEGORIA “IMPRESA DIGITALE”

L’OLIO IN POLVERE – EMMANUEL SANARICA (TARANTO)

L'innovazione in polvere di Emmanuel, per una cucina creativa e originale, deriva dalla trasformazione dell'olio EVO tramite un processo all’avanguardia che consente di ottenere un prodotto a lunga conservazione, senza alterarne le caratteristiche organolettiche. L'olio in polvere è leggero, facile da trasportare e utilizzare ovunque, rendendo la scelta sostenibile. L’olio EVO in polvere è anche una vera e propria rivoluzione culinaria. Grazie alla sua consistenza, il prodotto può essere utilizzato in molteplici occasioni, dai condimenti ai piatti a base di carne e pesce, sino ai dessert, per una cucina senza limiti e con una nuova prospettiva. La praticità, la lunga conservazione, l'impatto ambientale ridotto e la possibilità di sperimentare nuovi usi e applicazioni lo rendono un prodotto unico e innovativo.

CATEGORIA “CAMPAGNA AMICA”

ORECCHIETTE E RAPE PRÊT-À-PORTER – NICOLA DIBENEDETTO (BARI)

Partendo dal piatto tipico della Puglia, conosciuto a livello nazionale ma che ha varcato anche i confini del Bel Paese, nasce l’idea innovativa di Nicola Dibenedetto di mettere insieme i due ingredienti, producendo le orecchiette aromatizzate alle cime di rape, che una volta fritte divengono uno snack da portare sempre con sé, come rompi digiuno o come break nel corso della giornata lavorativa. Uno snack delizioso che non ha bisogno di pentole e stoviglie, ma è il must della cucina pugliese pronto ad essere consumato.

CATEGORIA “ENERGIE PER IL FUTURO E SOSTENIBILITÀ”

LA PERGOLA AGRIVOLTAICA  – DONATO GIORGIO (TARANTO)

Contro il consumo del suolo per i pannelli fotovoltaici mangia terra, Donato ha scelto di far realizzare una pergola agrivoltaica dove trova riparo la sua vigna, allevata e custodita, ma anche protetta e ombreggiata.  Nel 2010 è nata l'idea del fotovoltaico su pergola, che ha permesso a Donato di produrre energia e contestualmente sperimentare l'allevamento della vite. In collaborazione con le Università Verona e Bari e il centro ricerche CRSFA "Basile-Caramia", Donato ha messo a confronto la viticoltura agrivoltaica e quella convenzionale, riscontrando come tale ombreggiamento apporti minore stress idrico della pianta e del suolo, contrasti gli effetti del surriscaldamento globale sulla pianta, migliori la fase vegetativa e produttività delle piante, migliori le qualità organolettiche del vino, permetta la raccolta delle acque meteoriche da destinare all'irrigazione.

CATEGORIA “FARE FILIERA”

LA VITE IN SCATOLA – ALESSANDRO PUNZI (TARANTO)

Coltivare la vite a casa propria? Da oggi è possibile con l’idea innovativa di Alessandro che si è inventato una scatola, realizzata con materiale di scarto e 100% sostenibile rinveniente dagli scarti della potatura dei vigneti e degli uliveti, da un letto di terreno autoctono e da semi di vite che permettono la nascita del germoglio, successivamente assemblato e cioè intrecciato dalle sapienti mani dell’esperto flower design. Non solo questo è un prodotto proveniente da scarti, che vengono riutilizzati, ma è anche un prodotto che non genera scarti, in quanto questa box potrà essere lasciata in un vaso o in giardino, con la natura e il sole che faranno la propria parte. Sarà necessario solo irrigare questa box affinché si possano ottenere dei piccoli germogli di vite che produrrà uva da vino. Alessandro ha immaginato e ottenuto questo prodotto come un’opportunità per l’ambiente ma soprattutto come un’opportunità di collaborazione tra diverse realtà locali che sono unite in rete, alleandosi con il vivaio Arnaldo che fornisce i semi della vite e dalla flower design Flora di Emozioni Floreali di Flora,  il Festival Di Sanremo e la Fashion Week Di Monte-Carlo.

CATEGORIA “CUSTODI D'ITALIA”

E CHE CAPPERO BIODIVERSO! – RICCARDO CARO (LECCE)

L’azienda di Riccardo si occupa da ben 3 generazioni di coltivazione, lavorazione  e commercializzazione  di capperi, ma il cappero giusto il giovane Riccardo l’ha ricercato grazie ad una partnership con il CNR di Bari, per arrivare ad una tipologia di cultivar all’insegna della biodiversità per creare nuovi impianti alternativi all'olivicoltura salentina. Il cappero è una prodotto tipico del territorio racalino dove è presente da più di 80 anni. Riccardo ha basato la sua innovazione su tre pilastri fondamentali, qualità, tradinnovazione e sostenibilità. Utilizzando solo capperi coltivati localmente, seguendo metodi di coltivazione tradizionali e sostenibili, è arrivato il cappero biodiverso che sarà raccontato al grande pubblico utilizzando molteplici strategie di marketing, come la promozione sui social attraverso collaborazioni con chef e agrichef di fama nazionale e la creazione di un e-commerce per consentire ai consumatori di acquistare direttamente.











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