martedì 30 aprile 2024

12/10/2023 17:30:53 - Puglia - Attualità

Sarà punito con l’ammenda da mille a 10mila euro

Convertito in legge il D.L. 105 del 10 agosto 2023 recante disposizioni urgenti in materia di processo penale, di processo civile, di contrasto agli incendi boschivi.

Nella legge, su proposta del gruppo di Fratelli d’Italia, primo firmatario l’on.le Dario Iaia, sono previste delle novità in materia di reati ambientali con una stretta nei confronti di chi continua a danneggiare l’ecosistema.

«L’abbandono dei rifiuti non è più un illecito amministrativo. Diventa un reato contravvenzionale punito con l’ammenda da mille a 10mila euro. Se si tratta di reati pericolosi la pena può essere aumentata sino al doppio» è riportato in una nota a firma dell’on. Dario Iaia.

«Per contrastare i reati posti in essere dalle organizzazioni criminali in materia ambientale e non solo, si estende la confisca per equivalente anche ai reati ambientali sino ad ora esclusi. Pertanto, in conseguenza della condanna per inquinamento ambientale, morte o lesioni come conseguenza del delitto di inquinamento ambientale, disastro ambientale, attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti, potrà applicarsi la confisca del denaro, dei beni o delle altre utilità di cui il condannato non può giustificare la provenienza e di cui, anche per interposta persona fisica o giuridica, risulta essere titolare o avere la disponibilità in valore sproporzionato al proprio reddito o alla propria attività economica.

In ultimo, con queste modifiche, vengono introdotti aumenti di pena significativi per le ipotesi di inquinamento e disastro ambientale, con particolare attenzione ai delitti consumati all’interno di aree naturali protette o sottoposte a vincoli.

Si tratta di norme di civiltà che oggi trovano posto nel nostro ordinamento» commenta l’on.le Dario Iaia. «Sinora determinate condotte con le quali è stato sfregiato l’ambiente sono state punite con pene lievi. Si pensi all’abbandono dei rifiuti che oggi diventa, grazie a questa norma, un reato contravvenzionale punito in modo più severo e non più un illecito amministrativo o i reati di inquinamento e disastro ambientale sanzionati in maniera più severa. Grande rilievo poi, dal nostro punto di vista, riveste la norma sulla possibilità di confisca per equivalente in caso di consumazione di reati ambientali. Noi tutti sappiamo come - continua l’on.le Iaia - le organizzazioni mafiose e non solo, lucrino sui rifiuti. Con questa disposizione, ora lo Stato è nelle condizioni di mettere le mani sulle ingentissime ricchezze accumulate da questi soggetti e delle quali non sono in grado di fornire giustificazioni».









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