martedì 10 dicembre 2024


22/12/2023 08:04:29 - Puglia - Attualità

«Vincere la dipendenza è il miglior regalo che puoi fare a te stesso»

Un milione e mezzo di italiani è affetto di ludopatia e combatte, ogni giorno, contro questo nemico invisibile.

Su questo argomento pubblichiamo un comunicato dell’associazione giocoresponsabile.info, un’associazione no-profit che mira a sensibilizzare sul tema della ludopatia e che lavora costantemente per dare strumenti adeguati alle persone che combattono tutti i giorni con questa malattia.

L’articolo è scritto da un ex ludopatico.

 

Questo Natale, trova la forza di chiedere aiuto

Da ex ludopatico, posso dirti che so esattamente come ti senti. Quando ero nel bel mezzo della mia dipendenza, il gioco d’azzardo era tutto ciò che contava, nonostante le conseguenze devastanti che stavo subendo.

Mi sentivo intrappolato in un ciclo infinito, incapace di fermarmi anche se lo desideravo ardentemente. Ma voglio dirti che uscirne è possibile e non c’è nulla di cui vergognarsi nel riconoscere di avere un problema.

Vincere la dipendenza è il miglior regalo che puoi fare a te stesso

In Italia, la ludopatia è una piaga che affligge molti, più di quanto si possa immaginare. Ho scoperto che oltre 1,5 milioni di italiani sono in questa situazione, combattendo contro lo stesso nemico invisibile. Questo numero non solo mostra quanto sia diffuso il problema, ma dimostra anche che non siamo soli in questa battaglia. Il ludopatico, così come qualsiasi individuo che soffre di una dipendenza, non ammette di avere un problema e ritiene di poter controllare la situazione, nonostante gli importanti sintomi legati alla patologia.

Le cronache italiane sono piene di storie tristi legate al gioco d’azzardo, storie di persone che hanno perso tutto. Io ero uno di loro. Se ti ritrovi in queste parole, voglio che tu sappia che ammettere di avere un problema è il passo più coraggioso che puoi fare. Non è un segno di debolezza, ma di forza incredibile. Io l’ho fatto, e da quel momento ho iniziato a camminare verso la guarigione. Il periodo natalizio può essere il momento ideale per iniziare questo viaggio verso una vita libera dalla dipendenza, ora tocca solo a te!

Chi è più soggetto?

Ho visto chiaramente chi è più a rischio di cadere in questa dipendenza: la ludopatia si manifesta più frequentemente tra i giovani uomini, che sono spesso i più vulnerabili. In contrasto, le donne tendono a sviluppare la ludopatia più tardi nella vita e sono spesso in uno stato di depressione quando ciò accade.

Questo ci dice che la ludopatia non discrimina; può colpire chiunque, indipendentemente dal genere, ma il contesto sociale e personale possono svolgere un ruolo cruciale. I giovani uomini possono essere attirati dal brivido del gioco d’azzardo e dal desiderio di vincite rapide, spesso influenzati da un mix di pressioni sociali e pubblicità accattivanti. Le donne, d’altra parte, potrebbero cercare nel gioco d’azzardo un rifugio dalla depressione o da altre difficoltà emotive.

Come capire se si è affetti da ludopatia

Essendo stato affetto da questa malattia, posso dirti che riconoscerla non è facile, va svolto un gran lavoro di autoanalisi che ritengo sia è il primo passo fondamentale per iniziare un cammino verso la guarigione. 

Dal punto di vista comportamentale, un ludopatico ha un bisogno costante di scommettere e questo bisogno può spingere a mentire ai propri cari, a chiedere prestiti o addirittura a vendere beni di famiglia per finanziare il gioco. C’è anche un’illusione persistente di poter recuperare le perdite, che spesso porta a negare o minimizzare il problema.

Sul piano fisico, il gioco d’azzardo può provocare disturbi come ansia, depressione e una tendenza auto-distruttiva. Questi problemi possono influire negativamente sul sonno, sul colore della pelle, provocare acne e occhiaie, e portare a variazioni significative di peso. L’umore può variare drasticamente, oscillando tra iperattività e rallentamento, con un deficit di attenzione. 

Se ti riconosci in questi sintomi, è importante cercare aiuto. 

È possibile guarire definitivamente dalla ludopatia?

Nella vita una persona si trova ad affrontare diversi problemi, tra questi ci sono le addizioni, le malattie, i problemi di denaro, etc. In molti casi c’è una soluzione e la ludopatia è una di queste. Anche se non è facile combatterla è possibile riuscirci se viene intrapreso un percorso.

Al primo posto c’è il sostegno dei cari. In secondo luogo si rivela importante il percorso con lo psichiatra ed è determinante, nei casi più avanzati, rivolgersi a centri di recupero dove viene fatto un lavoro intenso per uscire da questa patologia.

Com’è il mondo visto con gli occhi di un ludopatico

isto attraverso gli occhi di un ludopatico, il mondo assume una prospettiva distorta, dominata dal gioco d’azzardo. Quando ero in quella condizione, ogni momento della mia giornata era consumato dal pensiero di giocare. Tutto ciò che mi circondava perdeva importanza di fronte all’adrenalina del gioco. Il lavoro, la famiglia, gli amici, persino la mia salute e il mio benessere erano secondari rispetto alla prossima scommessa.

Ogni successo era un’euforia di breve durata, seguita da un’inevitabile sensazione di vuoto e disperazione. Le perdite, invece, erano fonte di profondo dolore e vergogna, ma non abbastanza da fermarmi. La realtà era costantemente filtrata attraverso questa lente di dipendenza: ogni decisione, ogni scelta, ogni pensiero era in funzione del gioco. In quel periodo, non vedevo il mondo come realmente è, ma solo come un mezzo per continuare a giocare. Era un’esistenza limitata, dolorosa, che ha oscurato la vera bellezza e il significato della vita.

Come la ludopatia influenza il rapporto con gli altri

La ludopatia ha il potere di stravolgere i rapporti interpersonali. Da ex ludopatico, posso testimoniare come la mia dipendenza abbia danneggiato le relazioni con le persone a me più care. La mia ossessione per il gioco mi ha spinto a mentire, a nascondere la verità e, nel peggiore dei casi, a tradire la fiducia di chi mi stava vicino. Vedevo amici e familiari più come mezzi per finanziare il mio vizio piuttosto che come persone da amare e rispettare. La mia incapacità di controllare la dipendenza ha creato un muro tra me e gli altri, rendendo ogni interazione superficiale e incentrata sul mio bisogno di giocare. 

Solo dopo aver intrapreso il percorso di guarigione ho compreso quanto la ludopatia avesse corroso i miei rapporti, lasciandomi isolato e disconnesso dalle persone che contavano davvero.

È davvero possibile guarire?

Guarire dalla ludopatia è un cammino che può sembrare irraggiungibile quando si è nel bel mezzo della dipendenza, ma è assolutamente possibile. Posso attestare che il percorso verso la guarigione richiede dedizione e impegno, ma porta a risultati profondamente gratificanti.

La psicoterapia cognitivo-comportamentale è spesso utilizzata nel trattamento del gioco d’azzardo patologico, con tecniche simili a quelle per il disturbo ossessivo-compulsivo. Questo approccio può portare alla totale remissione dei sintomi, a condizione che la persona sia motivata al cambiamento. In alcuni casi, la terapia psicoterapeutica può essere supportata da trattamenti farmacologici e gruppi di sostegno.

Inoltre, programmi specifici come quello del Centro GAP Gioco d’azzardo patologico a Roma hanno dimostrato tassi di successo significativi. Con un protocollo ben strutturato, è possibile raggiungere la guarigione in circa 12 mesi, con un tasso di successo dell’84% secondo i dati raccolti dal centro.

Il grafico che vi mostriamo è una rappresentazione visiva del numero di persone dipendenti dal gioco d’azzardo, del numero di coloro che cercano trattamento (ricoverati), e di coloro che sono considerati guariti. È evidente il grave divario tra il numero di persone dipendenti e quelle che cercano aiuto, e ulteriormente tra coloro che cercano aiuto e quelli che alla fine guariscono. Nonostante la gravità della dipendenza, una percentuale molto bassa di persone si rivolge al trattamento, ma la buona notizia è che la maggior parte di coloro che lo fanno riescono a guarire.

 

Quali sono i passi necessari per uscire dalla ludopatia?

Vorrei ora condividere con te alcune strategie che mi hanno aiutato nel mio percorso di guarigione:

Pratiche quotidiane

  • Stabilisci una routine sana: inizia la giornata con una routine che include esercizio fisico, una dieta equilibrata e un sonno adeguato.
  • Mindfulness e Meditazione: dedica tempo alla riflessione personale e alla meditazione. Queste pratiche aiutano a mantenere la mente chiara e a gestire l'impulso di giocare.
  • Impara a gestire lo stress: trova modi sani per affrontare lo stress, come l'arte, la musica o passare del tempo nella natura.
  • Sostituisci il gioco con Hobby positivi: sviluppa interessi e passatempi che ti appassionano e che possono sostituire il tempo speso nel gioco.

Consigli Pratici e Terapie

  • Cerca aiuto professionale: la psicoterapia è efficace nel trattamento della ludopatia.
  • Partecipa a gruppi di supporto: questi forniscono un ambiente di condivisione delle esperienze con altre persone che affrontano problemi simili.
  • Evita le tentazioni: rimuovi tutte le app di gioco dal telefono ed evita luoghi o situazioni che potrebbero tentarti.
  • Imposta limiti finanziari: chiedi aiuto a un membro della famiglia per gestire le tue finanze fino a quando non sarai in grado di farlo in modo responsabile.

Dove Chiedere Aiuto in Italia

Se stai cercando aiuto per uscire dalla ludopatia, in Italia esiste una rete di supporto ben strutturata, esistono centri specializzati che offrono servizi specifici per affrontare questa dipendenza. Inoltre, piattaforme come unobravo forniscono consulenze e terapie accessibili online, rendendo il supporto disponibile ovunque tu sia.

E’ possibile contattare l’associazione al seguente indirizzo di posta elettronica: info@giocoresponsabile.info

Perché adesso?

Perché non approfittare di questo periodo di festività, un momento così speciale, per iniziare un cambiamento così fondamentale nella tua vita? Quando ero nel mezzo della mia lotta con la ludopatia, capii che il periodo natalizio era il momento ideale per fare il primo passo verso la guarigione. Il Natale non è solo un periodo di festa, ma anche un’occasione per riflettere, per fermarsi un attimo e prendersi cura di sé.

Durante le feste, siamo circondati da persone care che hanno più tempo da dedicarci, offrendoci un supporto fondamentale. È un tempo in cui possiamo condividere più facilmente i nostri problemi, alzare la mano e chiedere aiuto. Pensalo come il più grande regalo che puoi fare a te stesso e, di conseguenza, a chi ti sta vicino. 

 











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