sabato 27 luglio 2024

22/05/2024 11:00:14 - Provincia di Taranto - Cronaca

Fingendosi dipendenti dell’ENEL o dell’Acquedotto, con il pretesto di dover leggere il contatore, distraendo e tenendo impegnata la vittima, sarebbero riusciti ad introdursi nelle abitazione delle vittime, dalle quali avrebbero trafugato contanti, gioielli, orologi e oggetti di arredamento

I Carabinieri della Stazione di Palagianello, in esecuzione di un’ordinanza di misura cautelare in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Taranto su richiesta della locale Procura della Repubblica, hanno tratto in arresto anche il terzo destinatario della suddetta misura, un 39enne di Taranto, unico degli indagati ad essere rimasto in libertà dopo l’operazione del 17 maggio scorso, in cui sono stati arrestati dalla Stazione Carabinieri di Palagianello e dal Commissariato di P.S. di Grottaglie gli altri due complici, tutti presunti responsabili di furti in abitazione ai danni di anziani, in vari comuni della provincia di Taranto.

Le ricerche del giovane, protrattesi ininterrottamente sino alla mattinata odierna, hanno consentito ai militari dell’Arma di rintracciarlo lungo le vie di Taranto, a bordo di un’autovettura.

Le indagini, condotte dalla Stazione Carabinieri di Palagianello e dal Commissariato di P.S. di Grottaglie, in sinergia con la Procura della Repubblica di Taranto, hanno permesso di ricostruire vari episodi di furto, in cui i tre indagati avrebbero utilizzato sempre lo stesso modus operandi, ovvero fingersi dipendenti dell’ENEL o dell’Acquedotto e, con il pretesto di dover leggere il contatore, distraendo e tenendo impegnata la vittima, sarebbero riusciti ad introdursi nelle abitazione delle vittime, dalle quali avrebbero trafugato contanti, gioielli, orologi e oggetti di arredamento.

Tutte le vittime in questione sono anziane e vivono da sole, circostanze queste che le rendono certamente soggetti maggiormente vulnerabili a questo tipo di reati. 

Anche l’ultimo degli arrestati è stato condotto presso la casa circondariale di Taranto a disposizione dell’autorità giudiziaria mandante.  

E’ importante sottolineare che l’eventuale responsabilità degli indagati dovrà essere accertata con sentenza definitiva, valendo, fino ad allora, la presunzione di innocenza.









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