Appuntamento alle ore 21 nel chiostro di palazzo San Francesco ad Ostuni
Si intitola “Sogni e illusioni di libertà. La mia storia” il libro di Patrick Zaki (Ed. La Nave di Teseo) che aprirà la 29esima edizione di “Un’emozione chiamata libro”, il festival culturale della Città Bianca che nel 2025 compirà trent’anni di attività ininterrotta. L’evento è organizzato dall’associazione “Una valle di libri” con il supporto del comune di Ostuni – assessorato alla cultura.
Il 7 febbraio 2020, Patrick Zaki torna al Cairo, a casa sua, da Bologna, dove studia. Si vuole fermare pochi giorni. È solo la pausa di uno studente che torna a casa temporaneamente. Ma le cose non vanno come previsto: Zaki viene arrestato e resta in prigione per 20 mesi. Bologna, la sua università, l’Italia intera reagiscono e da quel 7 febbraio non smettono di manifestare.
Patrick Zaki in questo libro racconta la sua storia: cosa è successo davvero quel giorno e cosa è avvenuto poi, nei giorni successivi: gli interrogatori, l’isolamento, le torture, il confronto con un mondo – quello delle carceri – in cui tutti sono ridotti a una condizione disumana. E cosa lo ha tenuto vivo: gli studi, la passione per il calcio, la musica, l’affetto dei suoi cari, dell’amata Reny, dell’Italia tutta. “La speranza è il motivo per cui esisto e racconto la mia storia. La speranza mi è venuta dal primo momento in cui ho visto una persona che mi amava e che ha deciso di rischiare e di affrontare tutto per me, una famiglia che non sapeva cosa stesse accadendo, ma ha scelto di stare dalla parte del figlio, qualunque fossero le sue scelte. Sarò sempre grato per tutto l’amore e la speranza che mi hanno circondato. Rimarrò fedele a questa malattia della speranza con cui mi avete contagiato, fino a quando le prigioni, piene di persone libere, saranno vuote”.
“Stiamo cercando nel tempo – afferma il direttore artistico Flavio Cellie – di riportare la manifestazione al successo che ha ottenuto negli anni della gestione della nostra presidente onoraria Anna Maria Mori. La rassegna di quest’anno apre ufficialmente le porte alla celebrazione del trentesimo anniversario dalla nascita di “Un’emozione chiamata libro” – prosegue – aggiungendo delle sezioni come quella di “Radici di Puglia” e l’abbinamento a progetti sociali come quello di “Orecchiette la pasta che vorrei”.
“Un’emozione chiamata libro è uno degli eventi di punta dell’offerta culturale della nostra città – afferma il sindaco Angelo Pomes – ringraziamo per l’impegno l’associazione Una Valle di Libri che sta rilanciando un brand importante per la nostra Comunità. Dalla fondazione all’approdo al Salone del Libro di Torino nello scorso maggio – sottolinea Pomes – prosegue la missione iniziata con passione e determinazione nel 1995, quando alla guida della nostra città c’era il Prof. Lorenzo Cirasino. Insieme al compianto Renato Santomanco, diedero vita a questa iniziativa culturale, guidata per 18 anni da Anna Maria Mori. Oggi – conclude il sindaco Angelo Pomes – l’obiettivo che ci poniamo come amministrazione è far diventare la manifestazione un punto di riferimento regionale e nazionale".
"L'obiettivo della nostra amministrazione è continuare a valorizzare i marchi che hanno reso la nostra città famosa – ha dichiarato l'assessore Niki Maffei. Crediamo fermamente in questa manifestazione che ha contribuito significativamente alla storia culturale della nostra città. Il prossimo anno, l'evento celebrerà trent'anni di attività, confermandosi così come una delle più longeve rassegne letterarie e culturali d'Italia – conclude l’assessore Maffei. Il festival negli anni ha continuato ad evolversi e ad adattarsi ai cambiamenti e alle varie tematiche che sono state affrontate nel tempo".
L’autore Patrick Zaki
Patrick George Zaki è nato il 16 giugno 1991 a Mansura, in Egitto, in una famiglia copta. Dopo aver studiato Farmacia al Cairo, ha iniziato a lavorare presso l’EIPR (Egyptian Initiative for Personal Rights), una delle più importanti organizzazioni egiziane per la difesa dei diritti umani e civili. Nel 2019 ha deciso di ricominciare a studiare e si è trasferito a Bologna, dove si è iscritto alla Laurea Magistrale internazionale in Women’s and Gender Studies. Per il suo lavoro in favore dei diritti umani e per le opinioni politiche espresse sui social media è stato incarcerato per 20 mesi.