venerdì 06 dicembre 2024


29/11/2024 07:15:36 - Manduria - Attualità

«La necessità di ascoltare i cittadini e i portatori di interesse nelle fasi preliminari della progettazione, quando se ne individuano le finalità e i risultati che si vuole conseguire, e non a progetto approvato e finanziato»

Riceviamo, e pubblichiamo, un intervento di Archeoclub Manduria.

«L’Archeoclub di Manduria esprime profondo rincrescimento per la conclusione della vicenda delle robinie di viale Mancini, indiscriminatamente abbattute, in assenza di una reale volontà di ascolto delle richieste e delle proposte dei cittadini. In particolare, ad una associazione come la nostra, indirizzata alla tutela del patrimonio storico, culturale ed ambientale, dispiace veder applicato un metodo di governance del territorio urbano che sceglie come criterio prevalente l’ammodernamento fine a se stesso.

Noi pensiamo, in ciò guidati da autorevoli studiosi ed urbanisti (Salvatore Settis, Tomaso Montanari, Cesare De Seta, Giuliano Volpe, solo per citarne alcuni) che in un tessuto urbano siano stratificati valori culturali e sentimentali che vanno preservati, affinché gli abitanti continuino a riconoscere il volto della propria città. Noi tutti conserviamo nelle nostre case oggetti e documenti, spesso di nessun valore venale, che ci riportano quotidianamente alla mente la storia della nostra famiglia, una storia che amiamo condividere con gli altri componenti della stessa. E che cosa è la città se non la casa di tutti noi? Che sensazione di appartenenza, di comunità, di condivisione, anche intergenerazionale, può trasmettere una città di cui non riconosciamo il volto?

Ciò non significa immobilismo, rifiuto del cambiamento, ma, progettando con mano leggera gli interventi, rispetto e salvaguardia di quei luoghi, manufatti, percorsi che con la loro presenza ci ricordano chi siamo e che cosa siamo stati.

Sono già numerosi i luoghi della nostra città che hanno subito trasformazioni radicali, motivate a volte soltanto dalla volontà di una Amministrazione di lasciare, nel breve tempo a disposizione, comunque un segno tangibile del proprio passaggio. Se questo dovesse diventare il modus operandi di tutte le Amministrazioni che si succedono, quale senso di identità e di appartenenza trasmetteremmo ai nostri figli e nipoti?

Nasce da qui la necessità di ascoltare i cittadini e i portatori di interesse nelle fasi preliminari della progettazione, quando se ne individuano le finalità e i risultati che si vuole conseguire, e non a progetto approvato e finanziato, quando una semplice richiesta, come quella fatta da Archeoclub, di verificare la possibilità di una variante cade nel vuoto o è vista come un atto inutilmente ostile».

 

Archeoclub Manduria











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