domenica 22 giugno 2025


11/05/2025 08:48:10 - Sava - Attualità

«L’ascensore di palazzo di Città non funziona; davanti allo scivolo dell’ufficio postale sono state tracciate strisce bianche per la sosta delle auto. L’Amministrazione comunale dimostra disinteresse verso i diritti fondamentali delle persone»

Riceviamo, e pubblichiamo, un comunicato del Movimento 5 Stelle avente per oggetto le barriere architettoniche.

«Nella giornata di venerdì 9 maggio, un cittadino disabile ha dovuto rinunciare all’incontro con il sindaco a causa dell’ascensore del palazzo comunale chiuso e pertanto non utilizzabile» si legge nella nota. «Un episodio grave che si aggiunge ad altre segnalazioni ignorate.

«Un problema relativo a quell’ascensore, infatti, era stato già comunicato ufficialmente all’amministrazione: lo scorso 10 marzo il nostro concittadino Paride Destratis ha inviato una PEC al sindaco per chiedere chiarimenti e interventi urgenti. Nessuna risposta è mai arrivata.

Nel frattempo, davanti allo scivolo dell’Ufficio Postale, invece di garantire l’accesso alle persone con disabilità, sono state tracciate strisce bianche per la sosta. Un paradosso che ha reso inaccessibile anche quel luogo. Il risultato? Un cittadino si è visto negare, nello stesso giorno, l’ingresso a due spazi pubblici fondamentali».

Per il M5S Sava si tratta di un comportamento inaccettabile da parte dell’Amministrazione comunale, che mostra disinteresse verso i diritti fondamentali delle persone.

«Non si può amministrare una comunità se si ignorano i diritti fondamentali» dichiara il consigliere comunale di minoranza del Movimento 5 Stelle Claudio Leone. «Il Comune ha l’obbligo morale, civile e giuridico di garantire l’accesso ai propri uffici e ai servizi pubblici. Quando questo non avviene, non siamo più di fronte a una semplice mancanza, ma a una responsabilità politica precisa. L’inerzia di questa Amministrazione è inaccettabile».

Anche l’attivista 5S Manuel Vozza, che ha avuto modo di portare il tema dell’accessibilità all’attenzione delle istituzioni regionali nell’ambito di un progetto civico giovanile, commenta:

«Quello che è accaduto a Sava non è un disguido. È il frutto di una cultura amministrativa che, evidentemente, non considera il tema della disabilità una priorità. E quando i diritti diventano opzionali, significa che la politica ha smesso di fare il suo dovere.

Altro che “Avanti così”: questa è una politica che lascia indietro proprio chi andrebbe tutelato con più forza. Il MoVimento 5 Stelle continuerà a denunciare ogni forma di esclusione e ad agire per il benessere dell’intera comunità».











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