domenica 13 luglio 2025


27/06/2025 08:50:01 - Puglia - Attualitā

Uomini e donne che con le loro mani producono quasi 1/3 del Made in Italy a tavola

In Puglia il 10% dei lavoratori agricoli extracomunitari d’Italia trova occupazione nei campi e nelle stalle. Uomini e donne che con le loro mani producono quasi 1/3 del Made in Italy a tavola.

Basta all’invisibilità e puntare su legalità, trasparenza e dignità. Come? Con percorsi concreti: trasporti garantiti, assistenza per buste paga, vaccinazioni, consulenza fiscale, servizi alla persona.

«I lavoratori migranti non sono solo braccia per la raccolta. Possono diventare piloti di droni, tecnici dell’Agricoltura 4.0. Serve formazione, non sfruttamento» afferma Costantino Carparelli di Coldiretti Lecce.

I numeri parlano chiaro: 38.000 lavoratori stranieri in Puglia; solo in provincia di Foggia 973mila giornate di lavoro stagionale; settori chiave frutta, ortaggi, pomodori, stalle; provenienze principali Romania, Albania, Bulgaria, Marocco, Polonia.

Dietro ogni pomodoro raccolto c’è una storia, spesso invisibile. Far finta di non vedere alimenta il lavoro nero e le agromafie.

Regolarizzare conviene a tutti: alle imprese, alle persone, al futuro dell’agricoltura.

Coldiretti in Puglia ha avviato percorsi di trasparenza e condizioni di vita e lavoro dignitose per i migranti che giungono in Puglia, dai servizi alla persona all’assistenza fiscale, dal trasporto garantito per raggiungere i luoghi di lavoro alla consulenza per le buste paga, fino alle vaccinazioni e all’assistenza a beneficio dei migranti.











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