Sono stati tre giorni di passione, confronto e solidarietà: il mondo ultras è molto più di cori e bandiere

Si è chiusa con grande entusiasmo l’edizione 2025 del Raduno Nazionale Ultras U3, una tre giorni intensa e coinvolgente che ha unito tifoserie da ogni angolo d’Italia. Un evento che ha saputo coniugare sport, amicizia e impegno sociale, dimostrando ancora una volta che il mondo ultras è molto più di cori e bandiere: è cuore, identità e solidarietà.
Un incontro tra tifoserie, un messaggio unico
Durante il raduno, non sono mancati momenti di confronto su tematiche care al mondo ultras: il rispetto tra tifoserie, la difesa delle curve, l’autogestione e il ruolo sociale del tifo organizzato. Un dialogo costruttivo che ha rafforzato i legami tra gruppi diversi, uniti da valori comuni e da una visione condivisa del calcio come passione popolare.
Organizzazione impeccabile
Un plauso speciale va al gruppo Sbamballati Casale, che ha curato ogni dettaglio dell’organizzazione, in collaborazione con Gioventù Nerostellata e Casale Popolo Club. Dalla logistica all’accoglienza, passando per la gestione del torneo e degli eventi collaterali, il loro lavoro è stato encomiabile e ha reso l’esperienza indimenticabile per tutti i partecipanti.
Il torneo: competizione e fratellanza
Il torneo, cuore pulsante del raduno, ha visto sfidarsi squadre provenienti da tutta Italia in un clima di sana competizione e rispetto reciproco. Ecco la classifica finale:
1. Salerno
2. Manduria
3. Taurisano
4. Bisceglie
Oltre ai risultati sportivi, ciò che ha davvero vinto è stato lo spirito di fratellanza che ha animato ogni partita, ogni abbraccio, ogni brindisi.


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