«Il Pug ora deve passare al vaglio del giudizio degli uffici urbanistici della Regione Puglia, dall’esito non così scontato: ci aspettiamo infatti una valanga di ricorsi da parte di quei cittadini che hanno prodotto delle osservazioni, che non sono state discusse»

Riceviamo, e pubblichiamo, un intervento del consigliere comunale Domenico Sammarco. Ecco il testo.

«Nel Consiglio comunale di ieri si è registrata l’ultima vergognosa dimostrazione di arroganza ed incompetenza di un’Amministrazione allo sbando.

In sede di approvazione delle osservazioni al PUG, il Piano Urbanistico Generale della Città, la maggioranza ha rigettato la richiesta dei consiglieri di opposizione di valutare e votare le osservazioni dei cittadini come esse meritano, cioè una per una e non invece raggruppandole in gruppi disomogenei.

A questo, ennesimo e gravissimo, rifiuto al dialogo, i consiglieri d’opposizione, ad eccezione di un consigliere, non hanno potuto far altro che prenderne atto ed abbandonare l’aula.

Peraltro i consiglieri di maggioranza, con falsi toni trionfalistici, pubblicavano sui propri social l’approvazione di un PUG, che invece deve ancora passare al vaglio del giudizio degli uffici urbanistici della Regione Puglia, dall’esito non così scontato!

Intanto, attendiamo la valanga di ricorsi che un PUG approvato in questa maniera raffazzonata produrrà, che verranno come sempre pagati dalle tasche dei cittadini. Perché ogni cittadino che non si è visto accogliere le proprie osservazioni o accoglierle solo parzialmente, potrà impugnare al TAR il PUG che verrà deliberato, oltre che per ragioni di merito, anche per vizi di procedura, non avendo discusso in sede di Consiglio comunale la propria osservazione, come sarebbe dovuto essere.

Insomma abbiamo cercato di dare - ma purtroppo ancora una volta (come fatto tempo fa con i rinnovi delle concessioni balneari) inutilmente - il nostro contributo ad evitare contenziosi e aggravi economici a carico delle tasche dei cittadini! E così producendo l’Amministrazione Pecoraro danni su danni a questo territorio».

Domenico Sammarco