Per la musica dal vivo, sabato 2 agosto saliranno sul palco i travolgenti Kawabonga Party, mentre domenica 3 sarà la volta degli Accasaccio

Torna anche quest’anno uno degli appuntamenti più attesi dell’estate salentina: la Sagra dell’Uva Cardinal e del Vino, giunta alla sua 43ª edizione, in programma il 2 e 3 agosto in Largo Pertini, a Guagnano.
Organizzata dalla Pro Loco Guagnano 93 APS, in collaborazione con il Comune di Guagnano e SNAM HUB Sociale, con il patrocinio del GAL Terra d’Arneo, la manifestazione si conferma come una vetrina d’eccellenza per i prodotti tipici del territorio, in particolare l’uva da tavola Cardinal, regina indiscussa dell’evento, e il vino che da queste terre trae forza, sapore e identità.
L’uva Cardinal è riconosciuta ufficialmente come PAT – Prodotto Agroalimentare Tradizionale: una certificazione del Ministero dell’Agricoltura che valorizza le eccellenze radicate nella cultura e nelle pratiche agricole del territorio. Un simbolo di identità e qualità, profondamente legato alla storia produttiva di Guagnano.
A fare da preludio alla due giorni della sagra sarà l’evento “Filari in festa”, in programma il 31 luglio sempre a Guagnano, in contrada Leuci, presso l’Azienda Agricola Antonio Rizzo. Un’occasione unica per vivere l’autentica esperienza contadina tra i filari, con la raccolta live dell’uva Cardinal, accompagnata da musica popolare e degustazioni di uva, cibo e vino. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con L’Orecchietta.
Nei giorni della sagra, musica dal vivo a partire dalle ore 20: sabato 2 agosto saliranno sul palco i travolgenti Kawabonga Party, mentre domenica 3 sarà la volta degli Accasaccio, per una chiusura all’insegna dell’allegria e della partecipazione. Durante la seconda serata si terrà anche la storica premiazione del miglior produttore di uva Cardinal, un riconoscimento simbolico che celebra il lavoro, la passione e la qualità dei viticoltori locali.
Non mancheranno uno spazio dedicato ai più piccoli con area bimbi e un’ampia proposta gastronomica: si potranno degustare, oltre al buon vino Negroamaro, panini e piatti tipici della tradizione culinaria locale, in un’atmosfera che coniuga tradizione, socialità e valorizzazione del territorio.


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