venerdì 05 dicembre 2025


26/09/2025 19:16:27 - Salento - Attualità

Le ricerche archeologiche a Muro Leccese rappresentano da più di un trentennio un importante punto di riferimento nel panorama dell’archeologia salentina

Domani (sabato 27 settembre), alle ore 10.30 presso il Parco del Crocifisso di Muro Leccese, in concomitanza con le Giornate Europee del Patrimonio, avrà luogo la conferenza stampa per la presentazione dei risultati della campagna di scavo condotta nel 2025 in regime di concessione ministeriale dall’Università del Salento (Dipartimento di Beni Culturali), con la collaborazione dell’Amministrazione comunale.
L’evento consentirà di divulgare e promuovere, direttamente sul sito messapico, i risultati raggiunti nell’ambito delle ultime ricerche archeologiche svolte sotto la supervisione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi, Lecce e Taranto, nella persona del Soprintendente Arch. Antonio Zunno, con il coordinamento del funzionario Dott. Vito Giannico e la direzione scientifica del Prof. Francesco Meo.
Le ricerche archeologiche a Muro Leccese rappresentano da più di un trentennio un importante punto di riferimento nel panorama dell’archeologia salentina. Le più recenti indagini si sono concentrate nella parte nord dell’antico abitato, nel quadro di un progetto di scavo archeologico finanziato dal Ministero della Cultura (ViViMuro. Strategie integrate per una ri-vitalizzazione inclusiva e partecipativa, intervento “PNRR M1C3 – Attrattività dei borghi storici) e promosso all’interno di un’iniziativa curata dal comune di Muro Leccese.
Nel corso della campagna archeologica, che ha beneficiato anche di un contributo economico elargito dall’Ateneo salentino, è stato riportato alla luce un tratto di 600 m dell’antica cinta muraria di età messapica (IV secolo a.C.). Le mura, lunghe 4 km e costruite a struttura piena con blocchi di grosse dimensioni, marcano il territorio in maniera profonda rappresentando un elemento del paesaggio storico che si è andato stratificando in questo comprensorio.
Il carattere monumentale delle fortificazioni messapiche, che in alcuni tratti si conservano in elevato per circa 3,5 metri, è reso ancora più evidente dalla sovrapposizione dei muretti a secco, che hanno sfruttato l’andamento dell’antico tracciato difensivo allo scopo di suddividere i campi in età moderna, creando in questo modo un suggestivo esempio di ‘land art’ che si è trasmesso nei secoli.
Nel quadro delle ricerche si inserisce anche l’eccezionale ritrovamento di un deposito costituito da 11 cippi decorati e iscritti, tutti sistemati in maniera ordinata durante la dismissione di un luogo di culto che è possibile datare all’età ellenistica, grazie alla scoperta di un vasetto contenente un tesoretto di monete.
A breve distanza è stato recuperato un blocco attribuibile al timpano di un piccolo ingresso, su cui sono visibili alcune iscrizioni in messapico che rimandano anche a formule onomastiche non ancora attestate in ambito epigrafico.
All’esterno della cinta muraria è stata indagata, inoltre, una necropoli con sepolture databili all’età ellenistica e corredi composti da vasi (trozzelle e crateri) e oggetti dell’armamento militare (cinturone in bronzo). Da una sepoltura infantile proviene, infine, un pendente in vetro blu che raffigura una testa femminile.
Lo scavo, in fase di completamento, sta restituendo un palinsesto informativo di notevole interesse culturale, che contribuirà sicuramente ad arricchire il livello di conoscenze su uno dei centri messapici più importanti del Salento.
In questa prospettiva le Giornate Europee del Patrimonio (27-28/09) rappresentano un momento di condivisione e valorizzazione dei risultati delle indagini, che saranno divulgati ai visitatori direttamente sul campo, grazie alla visita guidata organizzata dagli archeologi del Muro Leccese Archaeological Project.