L’intervento della dott.ssa Nazarena Savino: «La Convenzione ONU ricorda che l’accessibilità non è un favore, bensì un atto d’amore verso l’umanità»

Si è svolta questa mattina, in occasione della giornata “Riaccendi la vita”, dedicata alle persone anziane e con disabilità, un incontro sul tema “Musei e Beni Culturali: problemi di accessibilità”, organizzato dal Museo Diffuso di Cavallino, con il patrocinio del Dipartimento di Beni Culturali, la collaborazione dell’Ufficio Inclusione dell’Università del Salento e la partecipazione del progetto Archeodisability.

L’incontro ha rappresentato un momento di profondo confronto e riflessione: si tratta infatti di aspetti fondamentali per superare le barriere architettoniche e garantire la piena partecipazione di tutte e di tutti alla vita culturale.

Nel suo intervento, la dottoressa Nazarena Savino ha sottolineato «come la Convenzione ONU ricordi che l’accessibilità non è un favore, bensì un atto d’amore verso l’umanità. Avvicinarsi alla cultura significa avvicinarsi alla vita, e tutti — davvero tutti — abbiamo diritto di viverla pienamente.

Abbiamo parlato di futuro, perché è nel presente che si costruisce un domani più giusto. È ora che dobbiamo impegnarci per rendere la cultura davvero accessibile a tutti. Perché i luoghi della memoria, dell’arte e della conoscenza non appartengono a pochi: sono patrimonio di ogni individuo, indipendentemente dall’età o dalle abilità. La cultura ci accoglie, ci unisce, ci forma. E solo quando sarà davvero inclusiva, potremo dire di aver acceso una luce che non si spegne: quella della dignità, della partecipazione e della bellezza condivisa».