venerdì 05 dicembre 2025


23/10/2025 17:55:00 - Salento - Cronaca

Entrambi si sono resi protagonisti di episodi di violenza ai danni dei genitori

Due distinti interventi a Supersano e Ugento consentono di porre fine a episodi di maltrattamenti in famiglia. I Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce rinnovano l’invito: “denunciare è il primo passo per tornare a vivere”.

Nelle ultime ore, i Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce sono intervenuti in due distinti episodi di violenza domestica verificatisi nei comuni di Supersano e Ugento, entrambi conclusisi con l’arresto dei responsabili.

Due storie che, pur diverse, raccontano una stessa realtà: quella di famiglie lacerate da dinamiche di sopraffazione e dipendenza, dove la violenza diventa linguaggio quotidiano e la paura sostituisce il dialogo.

A Supersano, un padre, ormai esasperato dalle continue richieste di denaro e dalle aggressioni del figlio 23enne, convivente, ha trovato il coraggio di chiedere aiuto al NUE112.

L’intervento tempestivo dei Carabinieri della Stazione di Ruffano ha evitato che la situazione degenerasse ulteriormente.

Secondo quanto ricostruito dai militari dell’Arma, il giovane, in preda a uno stato di agitazione, avrebbe preteso denaro dal padre per l’acquisto di sostanze stupefacenti, aggredendolo verbalmente e fisicamente, rivolgendo violenza anche nei confronti della

compagna dell’uomo, colpita e minacciata fino a riportare lesioni poi refertate presso l’ospedale di Scorrano.

All’arrivo dei Carabinieri, il ragazzo avrebbe continuato nel suo comportamento aggressivo, insultando e tentando di colpire i militari, che lo hanno prontamente bloccato.

Condotto in caserma, il giovane è stato arresto per maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale e, al termine delle formalità di rito, condotto presso la casa circondariale di Lecce Borgo San Nicola, come disposto dal PM di turno della Procura della Repubblica di Lecce, che conduce le indagini.

A pochi chilometri di distanza, a Ugento, un’altra madre viveva da tempo nel silenzio di una violenza costante. Offese, minacce, richieste di denaro e la paura di un figlio che non riconosceva più. La donna ha trovato la forza di denunciare presso il Comando Stazione Carabinieri di Ugento. Le indagini dei militari dell’Arma, coordinate dalla Procura della Repubblica di Lecce, hanno fatto emergere un quadro di maltrattamenti reiterati, culminato con l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del 24enne, eseguita lo scorso pomeriggio dai militari della locale Stazione.

Due vicende che non rappresentano solo fatti di cronaca, ma segnali di un disagio sociale profondo, dove la dipendenza, l’isolamento e la fragilità relazionale si trasformano in violenza. Dietro ogni intervento dei Carabinieri c’è una storia familiare spezzata, ma anche la possibilità di riscatto: la certezza che denunciare è il primo passo per uscire dal silenzio e tornare a vivere in sicurezza e dignità.