sabato 13 dicembre 2025


13/11/2025 16:51:56 - Puglia - Attualità

Tra i principali risultati del progetto figurano la formulazione dei biopesticidi, lo studio della loro ecotossicologia e l’analisi del ciclo di vita (Life Cycle Assessment) in un’ottica di sostenibilità


La Puglia epicentro di una ricerca scientifica che coinvolge comunità e mondo accademico internazionali. Con la sua conferenza finale a Locorotondo, Biovexo – progetto dedicato allo sviluppo di soluzioni sostenibili per il contrasto alla Xylella fastidiosa – fa il punto su cinque anni di intensa attività scientifica che hanno unito Italia e Spagna, da sempre in prima linea nella lotta contro il batterio che minaccia gli uliveti e numerose altre colture del bacino Mediterraneo. 

Tra presentazioni, tavole rotonde e momenti di confronto, articolati in cinque panel, la giornata dal titolo “Biocontrol of Xylella and its vector in olive trees for integrated pest management”, ospitata dall’auditorium G.Boccardi dell’ISS "Basile Caramia - F. Gigante", offre un’occasione di condivisione dei risultati scientifici, delle strategie e delle soluzioni sviluppate dal progetto BIOVEXO, coordinato dal gruppo RTDS.

Tra i principali risultati del progetto figurano la formulazione dei biopesticidi, lo studio della loro ecotossicologia e l’analisi del ciclo di vita (Life Cycle Assessment) in un’ottica di sostenibilità. Questi esiti raggiunti mostrano come i biopesticidi BIOVEXO siano ormai pronti per la registrazione e l’ingresso sul mercato, segnando un passo concreto verso una gestione più sostenibile e integrata della Xylella fastidiosa nel Mediterraneo.

Particolare rilievo nel corso della giornata ha avuto lo studio del meccanismo d’azione dei biopesticidi testati, con la ricerca incentrata sulla comprensione del comportamento dei biopesticidi BIOVEXO in vitro e su piccole piante coltivate in serra, oltre che sui risultati delle prove in campo condotte in condizioni reali di infezione. Gli studi, condotti in Puglia, nell’area epidemica del Salento, evidenziano che uno dei due biopesticidi testati è in grado di rallentare la comparsa dei sintomi nelle piante giovani se applicato nelle fasi iniziali dell’infezione, mentre entrambi migliorano le condizioni fisiologiche delle piante infette. Ciò nonostante, nessuno dei due ha ridotto in modo significativo la popolazione del batterio Xylella fastidiosa nelle piante trattate.

Tra i risultati presentati, anche quelli relativi alle prove in campo condotte a Maiorca (Spagna) su mandorlo, che confermano i dati raccolti in Puglia sugli ulivi. A chiudere il panel 2, la presentazione di sperimentazioni sull’impiego del biopesticida BIOVEXO contro il Philaenus spumarius, vettore della Xylella, nell’ambito di una strategia di gestione integrata dell’infezione. La ricerca si è svolta nei comuni di San Vito dei Normanni, Oria, Squinzano e Francavilla Fontana, all’interno dell’area infetta. Ad oggi, le sperimentazioni BIOVEXO rappresentano le uniche prove condotte su un numero così ampio di piante, da 120 fino a 432 per alcuni uliveti.

Interessanti anche i risultati circa le strategie di gestione per il controllo delle infezioni da Xylella, nell’ambito di un dibattito, concentrato sull’epidemiologia della Xylella nell’olivo, con particolare attenzione alle strategie di gestione in diversi contesti operativi e all’adozione di cultivar resistenti. È previsto un aggiornamento sulle ricerche in corso per l’identificazione di nuove varietà di olivo in grado di resistere al batterio. Altrettanto significativo il focus sull’adozione e regolamentazione per la registrazione dei biopesticidi, con la partecipazione dei rappresentanti delle tre aziende partner di BIOVEXO, DOMCA, GLOBACHEM e ACIES Bio