venerdì 05 dicembre 2025


05/12/2025 09:58:49 - Maruggio - Attualità

L’iniziativa promossa dal Comitato per Solidarietà con il popolo palestinese di Maruggio

In un tempo segnato da conflitti, violenza e indifferenza, anche una piccola comunità può farsi portavoce di un grande messaggio di verità, giustizia e pace. Oggi (venerdì 5 dicembre), alle ore 17, a Maruggio, in piazza del Popolo, si terrà un presidio “Stop genocidio – Contro il riarmo e per una pace vera”, un incontro pubblico in solidarietà con la Palestina e contro ogni forma di sopraffazione e corsa agli armamenti

«L’iniziativa nasce dalla volontà ed impegno dei componenti del Comitato Solidarietà con il popolo palestinese - Maruggio, un gruppo di cittadini che ha deciso di unire le forze per esprimere concretamente sostegno incondizionato alla popolazione palestinese, divenuta simbolo di resistenza e speranza per tutti i popoli oppressi che lottano per la propria autodeterminazione, contro ogni sistema di apartheid» si legge in un comunicato.

«“Stop genocidio” non è solo uno slogan, ma un invito a riflettere, a non restare spettatori davanti all’orrore, a difendere la vita e la dignità di ogni popolo. È un messaggio universale, che parla non solo della Palestina, ma di tutte le guerre dei potenti che insanguinano il mondo, da Gaza all’Ucraina, dal Sudan allo Yemen.

Sarà l’occasione per confrontarsi sull’adesione del governo italiano al Piano di riarmo europeo, contravvenendo a quell’art. 11 della nostra Costituzione che cita “L’Italia ripudia la guerra …”, scelta non orientata a risolvere le eventuali controversie future tra nazioni attraverso l'impegno diplomatico e la negoziazione, ma con la forza delle armi e secondo la legge del più forte.

L’incontro sarà un momento per denunciare che lo pseudo Piano di Pace siglato in Egitto ad ottobre non ha messo fine alle sofferenze dei palestinesi. Infatti, continuano:

a morire sotto le bombe israeliane fornite dall’occidente,

a subire un’occupazione illegale e pulizia etnica sempre più spietata in Cisgiordania,

a soffrire la fame in quanto l’IDF consente l’accesso a meno di un terzo dei 600 camion

giornalieri di aiuti umanitari promessi e magari rappresentati da beni non di prima necessità,

a rimanere senza cure per la distruzione totale della maggior parte degli ospedali,

a patire il freddo nelle tende dato che la quasi totalità delle abitazioni civili sono state distrutte,

a ritrovarsi senza istruzione dato che il 92 % delle scuole è crollato o inagibile,

a non poter autoprodursi il cibo con l’86 % dei terreni coltivabili danneggiati.

In sintesi, al popolo palestinese continuano ad essere negati quei diritti universalmente riconosciuti a qualsiasi essere umano: diritto alla vita, a nutrirsi, alla salute, all’istruzione, alla terra ed alla libertà.

Il presidio sarà funzionale anche a fare pressione politica, affinché le istituzioni pubbliche recidano tutti i rapporti militari, commerciali e culturali con Israele e con tutte quelle Entità che commettono crimini contro l’umanità.

In un mondo che sembra smarrire ogni giorno di più il senso dell’empatia, soprattutto nei confronti degli oppressi, Maruggio sceglie di alzare la voce contro il silenzio, per ribadire che ci può essere solo una PACE VERA costruita non dai potenti della Terra, ma dalla partecipazione attiva della collettività sulla base di una giustizia sociale, ambientale e lavorativa».